Il comportamento del gatto cambia dopo la sterilizzazione? E se sì, in che modo? Ecco tutto ciò che occorre sapere sull’argomento.
Il comportamento del gatto cambia dopo la sterilizzazione? Questo è uno dei timori più diffusi tra i proprietari del piccolo felino, e che spesso li fa vacillare quando si avvicina il momento di sottoporlo a tale operazione. Verità conclamata o falso mito da sfatare? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Tranquillizziamo subito i lettori: di certo un’operazione chirurgica non cambierà né il carattere né l’indole del nostro amico a quattro zampe; fermo restando i giorni necessari per recuperare da un intervento molto invasivo, l’animale resterà quello di sempre.
Di certo si potrebbe riscontrare qualche variazione nel comportamento del gatto dopo la sterilizzazione. Nulla di cui preoccuparsi, visto che i cambiamenti riguardano, per lo più, condotte dettate proprio dal calore e dal bisogno di accoppiarsi.
È molto probabile che il felino non marchi più il territorio, urinando nei vari angoli (e mobili) della casa (seppur si riscontrano casi in cui i maschi continuano a tenere questo comportamento), così come smetteranno di cercare un partner con cui accoppiarsi.
Durante il calore gli animali (soprattutto i maschi) mostrano maggiore aggressività ed irritabilità; dunque potremo dire che sono gli ormoni, in un certo senso, ad alterare il comportamento del gatto; dopo la sterilizzazione il felino si mostrerà più sereno e calmo, mostrando atteggiamenti più mansueti.
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Ovviamente ci sono anche degli aspetti negativi correlati alla sterilizzazione del gatto. Di norma, ad esempio, il felino tende ad ingrassare. I chili di troppo possono provocare delle conseguenze più o meno gravi, a seconda anche della portata dell’aumento di peso.
Fermo restando le conseguenze legate al sovrappeso (o peggio ancora all’obesità), relative all’insorgenza di patologie all’apparato cardio-respiratorio dell’animale, non vanno dimenticate le problematiche concernenti le articolazioni, sulle quali i chili in eccesso vanno a gravare.
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Il rischio va gestito con la somministrazione di un regime alimentare concordato con il proprio veterinario di fiducia, con la predisposizione di un ambiente sufficientemente stimolante ed un esercizio fisico adeguato all’età e allo stato di salute dell’animale.
Solo in rari casi, dopo la sterilizzazione, si sono registrati episodi di aggressività nel gatto, tali da annoverarsi in un mutamento del suo comportamento generale. Va comunque ricordato che si tratta di un’operazione invasiva, e che il felino ha bisogno di un po’ di tempo per un pieno recupero.
È opportuno, durante la fase di degenza, assicurare al gatto un ambiente tranquillo e silenzioso, lontano, per quanto possibile, da visite indesiderate.
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