Sono animali molto socievoli e anche educati: ecco come si salutano i gatti tra loro e che gesti del loro linguaggio felino usano per farsi un cenno di saluto.
Indipendenti e selettivi nello scegliersi il padrone, ma non si può dire che non siano anche educati. I gatti hanno il loro modo di salutare sia gli umani sia i loro simili e, naturalmente, lo fanno a modo loro, nel loro linguaggio. Con poche informazioni a riguardo sapremo riconoscere quando due gatti si salutano tra loro, poiché faranno dei movimenti molto precisi e abbastanza comuni tra i felini: ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Il rituale del saluto nel linguaggio felino
Si tratta proprio di una consuetudine infatti, di gesti che ogni gatto solitamente ripete quando vede un altro suo simile o anche un animale non felino. Infatti, a dispetto di alcuni che tendono a sottolineare la loro fama solitaria e diffidente, i gatti sono molto socievoli e amano accogliere ‘altro sia che si tratti di un umano sia che si tratti di un altro animale.
E’ ovvio che ciascuno di essi presenta la sua personalità, e per fortuna: ma alla gran parte dei felini piace salutare. Oppure spesso può capitare che siamo noi umani incapaci di interpretare il linguaggio dei felini e pensiamo che non siano affezionati a noi oppure che ci abbiano totalmente ignorato.
I gatti hanno tanti modi per dirci che ci vogliono bene, quando ad esempio: si strusciano contro la nostra gamba, vogliono fare ‘testa-testa’ o ‘naso-naso‘ oppure alzano la coda.
Come si salutano i gatti tra loro: segnali inconfondibili
Per salutarsi i micetti utilizzano un linguaggio ‘indecifrabile’ per noi umani? Non è vero, basterà solo farci caso. Innanzitutto bisognerebbe ‘immedesimarsi’ in un gatto, ovvero capire tutte le doti e le abilità che essi hanno rispetto a noi umani, a partire dai loro sensi.
- Si salutano con l’olfatto: consideriamo che il numero delle cellule olfattive di un gatto è circa 200mila. In pratica quando si sporgono e toccano l’altro gatto, lo fanno per annusarsi meglio: in questo modo si ‘riconosceranno’ se si sono già incontrati oppure si scopriranno per la prima volta. Addirittura, grazie all’olfatto, si possono scoprire legami di parentela.
- Prima testa poi naso: con queste due parti del corpo in particolare i due esemplari si salutano e si conoscono. Con il naso annusano le ghiandole odorifere sul musetto dell’altro.
- Miagolio a trillo: pare che quando due gatti si salutano emettano proprio questo suono, una sorta di trillo del telefono appunto. Pare che però questo suono o tipo particolare di miagolio del gatto sia frequente più tra gatto e umano, piuttosto che tra simili.
- Si fanno le fusa a vicenda: può capitare di vederli ‘fare la pasta’ con le zampe l’uno sull’altro, ma anche questo è un caso piuttosto insolito.
Quando il saluto non è ‘positivo’
Ogni gesto, suono e atteggiamento deve essere sempre contestualizzato, immesso cioè nella situazione e capito in relazione a tanti fattori. Il saluto tra gatti può anche diventare una minaccia, il lancio di una sfida e questo capita soprattutto tra esemplari che non si conoscono tra loro.
E’ normale che i gatti si studino prima di tentare un approccio, ma in alcuni casi potrebbero non piacersi a prima vista. Come capirlo? Quando notiamo che il gatto, dopo aver miagolato, inizia ad inarcare la schiena formando una curva. Stessa cosa farà la coda: in questo caso è meglio allontanare l’avversario per evitare una zuffa.
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Francesca Ciardiello