Stabilire una comunicazione con il nostro gatto è fondamentale per instaurare un buon rapporto con lui, ma per farlo occorre imparare un nuovo linguaggio. Ecco qualche consiglio per parlare con il gatto!
Per imparare a parlare con il proprio gatto è necessario fare uno sforzo, andare oltre alle parole e settarsi su un altro modello di comunicazione.
L’essere umano spesso limita la percezione di sé e del mondo ai cinque sensi, non prendendo in considerazione altri elementi paraverbali che lavorano su un piano inconscio e che possono essere altrettanto utili e importanti, soprattutto nella comunicazione con gli animali. In questo livello possono rientrare, ad esempio, tutte le emozioni che comunichiamo o incameriamo inconsciamente, attraverso la mimica facciale, la tonalità della voce, gli odori e le posture del corpo.
E’ proprio questo tipo di comunicazione non verbale che viene percepita e interpretata perfettamente dagli animali ed è su questa che dovremmo puntare per interagire con loro.
Cerchiamo quindi di capire meglio come poter parlare e comunicare con il nostro gatto.
I gatti apprendono quotidianamente come comunicare con noi, anche attraverso la parola: quanto più gli parliamo, tanto più velocemente impareranno.
Un gatto è in grado di capire le parole “per associazione”, senza ovviamente comprenderne il significato semantico. Ripetere lo stesso termine ogni volta che si compie quella specifica azione, aiuterà il gatto nella comprensione, secondo il più classico dei condizionamenti pavloviani. Ad esempio, potremmo ripetere la parola “pappa” ogni volta che siamo in procinto di dare a Micio da mangiare, in modo che col tempo impari ad associare quel termine specifico al momento del pasto.
E’ importante anche accompagnare la parola con un tono di voce adeguato, utilizzandone uno leggermente alto per indicare amabilità e uno basso invece per far intendere dispiacere o aggressività.
E come ci rispondono i gatti? Utilizzando il loro tipico verso: il miagolio. Contrariamente a quanto si può pensare, il miagolare non è un comportamento istintivo per i gatti, che in natura prediligono altre forme di comunicazione. L’olfatto aiuta moltissimo il felino nella sua conoscenza del mondo circostante, ma soprattutto il linguaggio del corpo del gatto gli permette di farsi capire e di comunicare nel modo migliore che conosce.
Il miagolio è quindi una particolare forma di comunicazione che i gatti riservano in maniera esclusiva a noi essere umani e col tempo hanno imparato a emettere miagolii specifici per comunicare cose differenti: per esempio, se il gatto utilizza un determinato miagolio per chiederci del cibo e noi glielo forniamo, imparerà ad associare quel tipo di miagolio alla richiesta di cibo. Micio avrà la piacevole sensazione di essere compreso e questo aumenterà la fiducia nei nostri confronti, migliorando il rapporto.
La capacità del gatto di comunicare miagolando è una funzione che può essere quindi stimolata e allenata da noi padroni, in quanto è stato dimostrato che i proprietari più inclini a parlare con i propri gatti, hanno a loro volta gatti “chiacchieroni”, che miagolano molto.
Per approfondire i possibili significati interpretativi del miagolare del nostro gatto vi consigliamo la lettura dell’articolo Il gatto ci vede e miagola: ecco perché lo fa.
Come abbiamo detto, i gatti possono essere addestrati per capire le parole, ma istintivamente comprendono tutti i segnali paraverbali e non che le accompagnano. E’ fondamentale per questo creare un ambiente accogliente e stimolante, con delle aspettative chiare e con l’utilizzo di una comunicazione non verbale che possano rafforzare il legame.
Un gatto è in grado di:
Il gatto quindi, a suo modo, comunica con noi e dargli una risposta facilita ed accelera il suo apprendimento. Per instaurare una buona comunicazione e un buon legame con il nostro amico felino, potrebbe essere utile seguire alcuni suggerimenti che riportiamo di seguito.
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R.B.
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