Quante volte abbiamo sorpreso il nostro gatto fare balzi inaspettati, assumere posizioni impossibili o restare in equilibrio in situazioni rischiose? A cosa è dovuta la sua proverbiale agilità?
Ci siamo mai chiesti come mai i gatti sono così agili? Flessuosi da fermi quando sono in grado di estendersi completamente o rannicchiarsi in spazi minuscoli. Elastici in movimento quando compiono mirabolanti balzi o spostamenti improvvisi dai quali atterranno perfettamente in equilibrio. La motivazione di così tanta destrezza va ricercata all’interno della sua anatomia. Alcune parti del suo corpo sono infatti conformate proprio per permettergli capacità motorie che sembrano quasi disarticolate.
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La prima parte del corpo chiamata in causa per rispondere della spiccata flessibilità dei gatti è la sua spina dorsale. Più allungata rispetto a quella degli umani si estende per tutta l’ampiezza della coda. Basti pensare che un essere umano possiede 33/34 vertebre.
Il nostro amico fido ne possiede circa 35 a seconda della lunghezza della sua coda mentre un gatto generalmente supera le 53 vertebre. Inoltre, le articolazioni intervertebrali sono note per essere molte meno rigide di quelle umane. Anche se la centralità del ruolo della spina dorsale del gatto lo potrebbe esporre a diverse patologie.
Un’altro elemento che facilita l’elasticità dei gatti è che il tessuto connettivo presente fra le vertebre è molto meno denso e rigido. Questo permette ai felini una maggiore capacità di rotazione.
La fantastica motricità felina è aiutata dalla sua coda, vera e propria estensione della spina dorsale. Composta da un numero variabile di piccolissime ossa molto flessibili ha un ruolo fondamentale per salvaguardare l’equilibrio dei nostri amici gatti. Da sempre poi la coda dei felini è anche un potente mezzo di comunicazione.
Un organo comunque complesso formato non solo da ossa ma anche da muscoli, vertebre, vene, sangue e sensibilissimi nervi. Proprio quest’ultimi sono capaci di donare utili informazioni al cervello circa i movimenti di coordinazione e risposta da effettuare nell’ambiente circostante.
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Quante volte ci è capitato di ipnotizzarci davanti all’andatura flessuosa ed elegante di un gatto. Il suo incedere più fluido è dovuto al fatto che le sue spalle possono muoversi in maniera più libera. I felini sono dotati di una sorta di clavicola mobile.
Nei gatti questo osso è solo accennato, e come se ne fosse rimasto solo un frammento che spunta fra i pettorali. Fra di loro inoltre non sono connesse da vere e proprie articolazioni, ma solo da tessuti muscolari.
Gli arti felini possiedono una forza spettacolare che permette ad ogni gatto di saltare 9 volte oltre la sua altezza partendo da una posizione statica. Una forza che viene maggiormente utilizzata nella gambe posteriori, più lunghe e strutturate.
Le zampe feline sono un’altro strumento fondamentale per la regolazione della loro stabilità. I cuscinetti alla base di ogni zampa servono infatti anche ad ammortizzare salti e altre acrobazie feline.
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I felini hanno sviluppato particolari capacità motorie che tendono a ripetersi. Fra le più studiate c’è quella del riflesso verticale. Forse un altro super potere? D’altronde i felini ci hanno ben abituato ai loro sensi speciali. Un’abilità corporea innata che vede il gatto raddrizzarsi in maniera autonoma durante i balzi per poi atterrare sulle sue quattro zampe in perfetto equilibrio.
Un complesso insieme di manovre che comprendono la torsione di corpo e zampe che a volte vede il micio ruotare anche di 180 gradi.
C.F
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