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Come educare un gatto cucciolo: regole e addestramento

Cucciolo di gatto

Educare un cucciolo di gatto è come approcciarsi ad uno spirito libero

Il gatto a differenza del cane ha avuto un processo di addomesticamento più recente. Ovvero, il cane dalla notte dei tempi è il fedele compagno dell’uomo. La convivenza con i felini domestici è invece più recente, anche se si parla comunque di oltre dieci mila anni fa.

Il gatto è stato venerato da molte culture, ha affascinato scrittori, poeti e pittori. La sua anima indomabile è forse l’elemento che attrae gli amanti dei gatti.

Per cui parlare di addomesticamento del gatto o di educare un gatto a volte potrebbe sembrare un controsenso. Non a caso, ci sono diverse vignette ironiche sul tema con tanto di scritte “Addestra il cane”, “Assinistra il gatto”. Un gioco di parole che racchiude una verità. Ovvero, quanto sia difficile “educare” un felino domestico.

 

Come educare un cucciolo di gatto

Al di là del carattere e dell’indole indipendente del gatto, più che “educazione” del gatto, si dovrebbe parlare di “regole da stabilire” nella convivenza in una casa.

C’è una cosa da ricordare: il padrone è il gatto. Per questo nell’interazione con il felino domestico è importante assecondare le sue esigenze.

  • il gatto ha bisogno dei propri spazi
  • è abitudinario
  • ama i luoghi calmi e tranquilli
  • ha bisogno di giocare, imitando l’attività predatoria
  • vuole luoghi discreti per fare i suoi bisogni
  • non si sono limiti o barriere per lui

come comportarsi con il gatto

  • E’ importante non sgridare il gatto. Non ama essere disturbato né tanto l’imposizione. Ovvero le urla con i gatti non servono a nulla, se non forse ad ottenere il contrario.
  • Con il gatto per prima cosa è essere pazienti e mantenere le stesse abitudini, ovvero la coerenza.
  • Coinvolgere il gatto sempre in modo positivo, senza mai arrabbiarsi e premiarlo ogni volta che risponde positivamente. Ad esempio: se usa la lettiere per la prima volta o il tiragraffi e non il divano, ricompensarlo.
  • Ripetere pazientemente gli insegnamenti, fino a quando non ha imparato
  • Il tono di voce deve essere sempre affettuoso

Il cucciolo di gatto arriva in una nuova casa

E’ importante ricordare che il cucciolo viene separato dalla madre e dai suoi fratellini. La separazione è un trauma per lui per questo è fondamentale dimostragli molto affetto, attenzioni e carezze.

Quando inizierà a fare le fuse e a leccarvi, significa espressione di affetto.

 Indicare al cucciolo i suoi spazi 

Solo quando il cucciolo di gatto avrà preso confidenza con gli spazi, potrà iniziare la fase di educazione.

Educare il gatto ad usare la lettiera

Cucciolo nella lettiera

A differenza dei cani, il gatto si abitua quasi subito ad usare la lettiera. I gatti sono molto puliti e cercano sempre un luogo appartato e pulito dove fare i propri bisogni. Per questi la lettiera dovrà essere sempre pulita.

Inizialmente la lettiera dovrà essere visibile e raggiungibile facilmente per il cucciolo.

E’ facile accorgersi del momento in cui ha lo stimolo. Di norma, dopo che ha mangiato e dopo aver giocato, il cucciolo tende a fare i suoi bisogni. All’inizio, è importante accompagnarlo nella lettiera. In modo che impari ad usarla.

L’odore stesso della sabbia stimola il gatto nei suoi bisogni. Ogni volta che la usa in maniera corretta, dovrai essere premiato con carezze o bocconcini di cibo.

Insegnare al gatto a usare il tiragraffi e altri giochi

Tiragraffi

Fin dall’arrivo del cucciolo è bene introdurre il tiragraffi. In questo modo impara dove farsi le unghie. Evitando che usi i mobili, il divano o le tende per allenarsi.

Aiutate il cucciolo a scoprire il tiragraffi, giocando con lui in modo che capisca come funziona. Ogni volta che lo usa di sua spontanea volontà, premiare il suo comportamento.

Il gioco è fondamentale per il gatto. Di norma, meglio prediligere giochi con i quali il gatto sviluppa il suo istinto predatorio, da cacciatore. Topi in peluche, palline o altri giochi semplici sono stimolanti per il cucciolo di gatto che si divertirà e al contempo scaricherà in questo modo le sue energie.

Leggi anche–> Come educare un gatto: piccoli comandi per una convivenza serena

Abituare il gatto a non mordere e a non graffiare

Il gatto inizia fin da subito a mordicchiare e a graffiare scoprendo in questo modo l’ambiente. Si tratta di una fase importante conoscitiva. Sopra alle tre settimane, se questo comportamento è esagerato, deve essere contenuto anche con il comando “no!”. In questo modo, capirà che non è un’abitudine che deve prendere. In tal senso, evitare di eccitare il felino cosicché tenderà a non esagerare con i morsi e i graffi.

Introdurre dei giochi con i quali possa sfogare il suo istinto. Il tiragraffi e giochi di predazione.

Ci sono alcuni modi per far giocare il gatto che aiutano anche a prevenire problemi di aggressività dell’animale.

Leggi anche–> Ecco perché i gatti graffiano e come dissuaderli

Se prende l’abitudine di esagerare con le mani, sostituire il gioco con degli oggetti o un semplice peluche.

Il gatto è un animale molto intelligente. E’ possibile integrare anche dei giochi di stimolazione mentale che catturano la sua attenzione. E’ un osservatore paziente che studia le sue prede. Ama approfondire ed esplorare le potenzialità di un oggetto o di un luogo. Giochi che lo stimolano aiutano a contenere l’eccitazione del gatto.

Insegnare al cucciolo i luoghi pericolosi

Cucciolo di gatto appeso alla tenda

I gatti hanno l’istinto predatorio e d’avventura. Tendono a saltare sugli oggetti e su tutte le superficie. Giocando impara a non farsi male, a riconoscere i pericoli, ma non è sempre così. In una casa ci sono molti pericoli per un gatto, soprattutto in cucina dove ci sono fornelli o lame di coltelli.

E’ bene anticipare i movimenti del gatto con il comando secco “no”. Oppure, evitare che entri in cucina quando non deve farlo.

Deve imparare che non può accedere ovunque tanto più sui ripiani o dove ci sono prodotti nocivi per la sua salute.

Ogni qualvolta risponde positivamente al comando “no” premiare il gatto con complimenti e carezze.

Ci sono alcuni espedienti per educare il gatto a non salire sui ripiani. C’è chi usa la carta d’alluminio o lo scotch sui ripiani che infastidiscono il gatto. Si tratta di piccoli espediente che contribuiscono a dissuaderlo a saltare sui ripiani. Dopo diverse prove, il gatto perderà l’abitudine di farlo.

I ripiani della cucina: l’irresistibile tentazione del gatto

C.D.

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