Vuoi adottare un micio e non sai com’è un gatto europeo? Ce ne sono di diverse tipologie ma tutte hanno qualcosa di speciale: scegliamo quella più adatta a noi.
Il gatto più diffuso in Occidente? Probabilmente unanimemente si potrebbe rispondere: il gatto europeo. Cosa sappiamo di questa razza felina così ‘tipica’ nelle nostre abitazioni? Vediamo quali sono le sua caratteristiche non solo estetiche ma anche caratteriali e tutte le curiosità sulla sua diffusione in territorio europeo e non solo. Ecco quante tipologie di gatto europeo esistono e come distinguerle: in questo modo saremo più preparati quando vorremo adottarne uno.
Ci sono varie teorie sull’origine di questa razza naturale di felino: ma pare che la più accreditata sia quella che vede una diretta discendenza dello stesso dall’esemplare egizio Felis silvestris lybica. Questo sacro animale per gli antichi Egizi sarebbe stato catturato ed esportato dai Fenici, molto attivi nel commercio mercantile.
Questa esportazione però era, potremmo dire, ‘illegale’ data la fama e la sacralità dell’animale nelle terre egiziane. Non a caso molti faraoni li tenevano come animali da compagnia e non solo: era già nota all’epoca la loro abilità nel catturare i topi.
Proprio grazie al fatto che i gatti sapessero catturare i topi, avevano un gran lavoro da fare sulle navi mercantili.
Intanto però questo animale iniziava a scendere nelle terre raggiute dai fenici e ad espandersi, pian piano, in tutto l’Occidente.
Qui da noi si apprezzavano le sue doti da cacciatore, ma anche la sua fertilità e il suo essere tranquillo e di perfetta compagnia.
Sebbene ne esistano diverse varietà, il gatto europeo ha come caratteristica di base, uguale per tutti, la taglia media, una corporatura atletica e muscolosa, e la testa tondeggiante.
Il peso varia da maschio (fino a circa 7kg) alla femmina (fino a circa 5kg), ma la forma delle orecchie arrotondate in punta e con dei peli che le incorniciano (detti Tufts) e gli occhi grandi e obliqui sono comuni a tutti.
I colori di questi ultimi variano dal giallo al verde al blu, fino a esemplari con due occhi di due colori diversi.
La coda cambia a seconda dell’esemplare: alcuni ce l’hanno rivolta all’insù, mentre per gli altri è di una lunghezza media che non le consente di alzarsi.
Per quanto riguarda il manto, anche qui la varietà di colori è ampia, ma solitamente è una coltre tigrata.
I colori vanno dal grigio al rossiccio, ma anche bianco, grigio e nero. Il ‘motivo’ del pelo può essere appunto tigrato, ‘marmorizzato’ o ‘pezzato’.
Molto furbo ed intelligente, il gatto europeo sa come farsi apprezzare dal suo padrone: quello rossiccio in particolare ha una spiccata fedeltà verso il suo umano.
Si tratta di un grande cacciatore, ma questa sua voglia di cacciare è in realtà spinta dal desiderio di esplorare e conoscere il mondo.
Ciò non vuol dire che però non sia in grado di stare in compagnia: ama stare in famiglia, nonostante la personalità talvolta piuttosto riservata.
Infatti, è un animale indipendente, quindi non ha problemi a restare solo, ma si intende: non per troppo tempo!
Se questo è ‘nostrano’ il suo corrispettivo negli USA è l’American Shorthair.
Quelle che andremo ad elencare, naturalmente, sono tutte tipologie di gatto europeo che si distinguono per avere il manto di colore o ‘motivo’ diverso:
Per chi volesse acquistarne uno pare che i prezzi partano dai 600 ai 1000 euro, ma dipende dalla tipologia. Consigliamo comunque di affidarsi ad un allevatore esperto e che sia in grado di fornirci tutte le garanzie sullo stato di salute del felino.
Il fatto di essere un animale forte non significa che non abbia bisogno di cure dall’alimentazione ai controlli veterinari alle vaccinazioni per gatti.
La vita media del gatto europeo in realtà è molto varia, poiché ce ne sono alcuni che riescono a vivere 20 anni e altri che non superano i 12 anni di vita.
Il suo pelo corto e liscio dovrà essere spazzolato una volta alla settimana, ma sarà il micio stesso a provvedere alla sua toelettatura.
Molto utile come strumento di pulizia, può essere la spazzola di setole che, soprattutto nel periodo della muta, dovrà essere passata più spesso.
Anche un bagno può essere utile per rimuovere il pelo in eccesso. Nel caso del gatto rossiccio però si consiglia di usare un pettinino più delicato e di proteggere la cute dai raggi diretti del sole.
Per quanto riguarda la sua alimentazione facciamo attenzione ad evitare zuccheri e troppe fibre, ma di preferire cibi ad alto contenuto di grassi e proteine.
Francesca Ciardiello
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