Tra le malattie più gravi dei nostri felini domestici vi è la Fiv, chiamato anche Aids felino. Si tratta di un virus che può essere trasmesso solo attraverso il sangue, inclusi i rapporti sessuali o le ferite e che porta ad un fenomeno di immuno-soppressione che si ripercuote sull’organismo dell’animale.
La patologia è provocata da un retrovirus della stessa famiglia dell’HIV umano che attacca il sistema immunitario, distruggendo le difese dell’animale che diventa di conseguenza più fragile e soggetto a contrarre malattie o infezioni varie. Ovviamente, è utile ricordare che la Fiv non può essere trasmessa in alcun modo all’uomo. Un gatto con la Fiv può continuare a vivere tranquillamente ma dovrà essere maggiormente seguito, regolarmente vaccinato e protetto da eventuali malattie o infezioni che potrebbero essere mortali per lui.
DIAGNOSI- Per poter diagnosticare la Fiv al gatto ci sono numerosi esami che vengono effettuati con un prelievo del sangue, tra i quali il più diffuso che si chiama SNAP TEST che consiste nel prelievo di poche gocce che vengono disposte su uno stick e i risultati sono disponibili in una decina di minuti. In altri casi, i risultati degli esami da laboratorio possono essere accertati nell’arco della giornata. I risultati difficilmente sono falsi ma in caso di dubbi sulla negatività, si può considerare un periodo finestra di incubazione per cui l’esame potrà essere ripetuto dopo 6 mesi.
SINTOMI- I sintomi più comuni sono: le infezioni respiratorie e delle vie urinarie, dermatiti acute, gengiviti, stomatiti, ingrossamento dei linfonodi, apatia e mancanza di appetito, con relativo dimagrimento. Ci potrebbero essere anche effetti come letargia e dissenteria, ma anche una resistenza della malattia agli antibiotici.
CURE- Non ci sono cure per la Fiv, anche se recentemente è stato verificato che l’interferone aiuta l’animale infetto a stare più in salute. Il gatto con la Fiv va seguito e fatto vivere in un ambiente pulito in modo da evitare che contragga malattie. Anche l’ambiente non stressante contribuisce alle sue condizioni. Per poter tenere sotto controllo il decorso della Fiv, sono suggeriti controlli frequenti dal veterinario.
Nel caso in cui il gatto affetto da Fiv sia in un ambiente con altri gatti è giusto essere più accorti e avere un occhio di riguardo. Lo scambio di saliva, graffi e liquidi contribuisce al contagio, così come la fase di accoppiamento. In ogni caso la condivisione di una ciotola non basta per diffondere il virus.
Il gatto deve essere vaccinato ogni anno e protetto da possibili infezioni come quelle respiratorie, urinarie o gengivali che vanno immediatamente curate. Tra le accortezze, la sterilizzazione dell’animale, evitare che l’animale dormi all’esterno al freddo e una alimentazione regolare.