Il veterinario ha prescritto l’uso di un collare elisabettiano per il gatto? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul suo utilizzo.
Molto spesso i nostri amati felini quando subiscono un intervento chirurgico, come per esempio la sterilizzazione, tendono a leccarsi in continuazione la zona interessata. Proprio per questo motivo è stato inventato il collare elisabettiano per il gatto, uno strumento che impedisce al gatto di leccarsi o grattarsi. Ma vediamo insieme nello specifico come si mette il collare elisabettiano al gatto e quali sono le alternative a tale strumento.
Il collare elisabettiano è uno strumento che può essere indossato sia dal cane che dal gatto, dalla forma conica e di plastica dura.
Come detto precedentemente, viene messo al collo del micio per evitare che quest’ultimo si lecchi le ferite di un eventuale intervento chirurgico o qualsiasi altro tipo di ferita che leccata potrebbe causargli infezione.
Convincere un gatto a mettere il collare elisabettiano e a tenerlo potrebbe risultare molto complicato.
Infatti il micio cercherà in tutti i modi di toglierselo, spingendolo con le zampe o sfregandosi vicino a qualche mobile.
Tuttavia qui di seguito vi daremo qualche consiglio su come mettere il collare al gatto.
Prima di tutto bisogna dire che il collare elisabettiano ha misure diverse, spesso è il veterinario che indica la taglia per il vostro gatto.
Una volta acquistato quello giusto potete procedere nel mettere il collare al micio. Prima di tutto è necessario che ci sia una persona ad aiutarvi, in quanto il gatto sarà sicuramente restio ad indossare lo strumento.
Se il vostro amato felino ama essere preso in braccio, con una mano prendetelo sotto l’addome e poggiatelo su di un tavolo.
Chiedete alla persona che vi sta aiutando di tenere fermi il collo o le zampe anteriori del micio. Voi, nel frattempo, parlate al gatto con calma per tranquillizzarlo.
Posizionandovi dietro al vostro amico peloso, mentre il vostro aiutante lo tiene fermo, infilate delicatamente il collare facendo passare la testa del gatto nell’apertura più piccola del collare elisabettiano, appoggiando il bordo del collare al collo del micio e tirando le sue orecchie davanti con molta delicatezza.
Dopodiché potete chiudere il collare. Nel caso in cui non siate capaci di fare queste operazioni potete chiedere aiuto al vostro veterinario.
È consigliato evitare di togliere il collare in quanto difficilmente riuscirete a metterlo di nuovo al vostro amico a quattro zampe.
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Spesso chi ha a che fare con un gatto che deve tenere il collare elisabettiano può trovarsi in alcune condizioni problematiche. Vediamo quali sono le più comuni e come intervenire.
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Sono presenti in commercio alcuni strumenti per il gatto, che hanno la stessa funzione del collare elisabettiano e che possono essere usati in alternativa a quest’ultimo.
Perché optare per un modello piuttosto che l’altro? La scelta dipende dalla comodità del proprio amico a quattro zampe.
Sebbene la maggior parte dei mici tendano ad abituarsi in fretta al nuovo e temporaneo ausilio, altri possono trovare maggiormente confortevole l’utilizzo di:
Il collare gonfiabile è un collare che avvolge il collo del micio, ma che allo stesso tempo non gli impedisce di vedere intorno a lui.
Anche il collare di gomma eva può essere un’alternativa al collare elisabettiano, in quanto più morbido. Tuttavia, per trovare questo tipo di collare è opportuno contattare un centro veterinario.
Infine ci sono in commercio anche i body post-operatori per gatti, utili per evitare che il micio si lecchi o si gratti soprattutto le ferite addominali.
In ogni caso se il vostro gatto non riesce proprio a sopportare il collare elisabettiano potete chiedere al vostro veterinario un eventuale alternativa a quest’ultimo.
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Marianna Durante
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