La legge prevede casi in cui sia vietato lasciare libero il proprio gatto? Vediamo come funziona per comportarsi sempre correttamente.
È molto difficile tenere un gatto in uno spazio delimitato, per quanto grande possa essere. La sua natura e il suo istinto lo porteranno sempre ad esplorare zone che non conosce, la sua curiosità lo farà uscire da casa e dal giardino.
Ma che cosa dice la legge sul lasciare libero il proprio gatto? È vietato in alcuni casi? È utile conoscere qual è la normativa vigente per evitare di fare errori o di incappare in problemi.
Ci sono diversi casi da considerare come, ad esempio, dei gatti che abitano in condominio insieme alle persone che si prendono cura di loro. Ma entriamo nello specifico.
Per i cani ci sono regole precise, ma queste regole valgono anche per i gatti?
Veniamo subito al punto. In Italia non esiste una legge che può vietare ad una persona di lasciare libero il proprio gatto. Detto questo, però, è ovvio che bisogna farsi guidare dal buon senso, soprattutto se ci si trova in un condominio.
Infatti, se i gatti che vengono lasciati liberi vanno a disturbare, fare i loro bisogni dove non devono, ogni persona è libera di lamentarsi e di provvedere anche per vie legali per un risarcimento danni. Questo, naturalmente, qualora il gatto o i gatti appartenga o appartengano ad una persona in modo chiaro ed inequivocabile.
Le cose sono diverse se, invece, i gatti non sono di nessuno. Ci sono molte colonie feline in Italia e gatti che vengono raccolti dalla strada e curati. In questo caso, la legge determina che devono essere lasciati liberi.
Non solo, la legge 281 del 1991 ha stabilito che a nessun gatto libero può essere fatto del male, gli enti e le associazioni possono prendersene cura, ma se l’autorità sanitaria procede con la sterilizzazione, poi i gatti devono essere riammessi nel loro gruppo. Infine, vanno soppressi soltanto se si trovano in una condizione di salute terminale e incurabile.
A livello nazionale, si possono tenere tranquillamente animali domestici in condominio.
Inoltre, non c’è nessun divieto di lasciarli liberi, come accennavamo poco fa. Ma tutto questo può essere fermato dal regolamento condominiale. Se il proprietario del condominio vuole, può vietare di tenere animali domestici per contratto. In questo caso sarà vietata la loro presenza anche all’interno di ogni singolo appartamento.
Se questa regola nel contratto non è presente, allora i gatti possono vivere con le persone e, se non c’è nulla sull’argomento, possono anche girare liberamente negli spazi comuni.
Infine, se in uno spazio privato o in uno spazio pubblico è presente una colonia felina, regolarmente registrata, questa è assolutamente tutelata e non può essere rimossa a piacere. Nemmeno l’assemblea condominiale può vietare la presenza di una colonia e non può impedire a qualche condomino di fornire cure, cibo o altro.
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