Non sono le opere dell’artista belga Jan Fabre noto per le sue installazioni con cadaveri di animali imbalsamati, ma di certo c’è poca differenza e il caso sta già facendo discutere i social.
Oggetto della discordia, una borsetta per donna venduta sul sito d’aste Trade Me realizzata con un gatto morto. Nella descrizione del modello “REAL Glamour puss PURSE” viene precisato che si tratta di “una borsa per la ragazza che ha tutto e vuole attirare l’attenzione ovunque vada”.
L’accessorio è stato ideato e creato da Claire Hobbs di Christchurch, in Nuova Zelanda, che lavora come tassidermista da 15 anni. La donna ha raccontato di aver trovato il gatto morto lungo una strada e di averlo conservato nel frizer della tassidermista per mesi mentre cercava di risalire ai proprietari, ma nessuno ne ha reclamato la salma e così ha deciso di crearne un oggetto che si sarebbe mantenuto nel tempo.
La base d’asta sul sito di vendite era di 1400 dollari ma l’oggetto è stato poi assegnato a 360 dollari.
Un accessorio originale che di certo non sembra aver incontrato molte richieste considerando la cifra a cui è stato venduto. Da una parte potrebbe risultare un’idea interessante per tutti coloro che vorrebbero tenersi vicino l’amato micio di casa anche dopo la sua morte. Non a caso alcuni utenti hanno chiesto se era possibile creare dei cappelli o delle pantofole con i propri compagni domestici, mentre i più sarcastici si sono chiesti se la donna accettasse i cani del vicino “rumorosi”.
L’oggetto ha comunque ottenuto molte critiche di chi, inorridito, ha ritenuto che si tratta di un accessorio di cattivo gusto e piuttosto inquietante, da far rabbrividire. Forse, meglio correre ai ripari e anche se sono più costose, optare per le borsette peluche a forma di gatto, che anche se un po’ fétiche e costose, hanno conquistato i giapponesi.
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