Perché il gatto struscia il muso sulle scarpe dei suoi umani quando questi rientrano a casa: ecco quale è il motivo del comportamento del felino domestico.
Interrompere i propri sonnellini non appena qualcuno oltrepassa la porta di casa. Questo il compito che la maggior parte dei gatti considera di vitale importanza. Soprattutto, poi, se chi è appena entrato nell’abitazione è il proprietario, il gatti sentirà il bisogno, e quasi il dovere, di strusciare il muso sulle scarpe del suo umano. Ma quale è la ragione di questo comportamento?
I gatti sono animali territoriali, protettivi nei confronti del proprio spazio. Strusciarsi sugli oggetti è un comportamento naturale per i gatti, un’abitudine che è da ricondurre alla marcatura del territorio e alla curiosità verso gli odori nuovi o familiari. Tra i sensi utilizzati per monitorare l’ambiente che li circonda vi è l’olfatto.
Chiunque viva con un gatto saprà benissimo come questi animali tendano a considerare di loro proprietà ogni oggetto della casa. I felini domestici adorano arrampicarsi in cima agli armadi. Soprattutto, nonostante abbiano tiragraffi e giochi, i gatti preferiscono affilarsi le unghie sui mobili. Ogni comportamento messo in atto dai quattro zampe domestici ha un suo significato. Dalle fusa, all’evitare il contatto fisico, i gatti riusciranno sempre a far comprendere ai loro umani cosa stanno provando.
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Graffiare i mobili per i gatti è sia un modo per affilare le unghie, sia per marcare l’ambiente non solo a livello olfattivo ma anche visivo. Affilare le unghie è anche un modo per comunicare il proprio stato d’animo. Allo stesso modo, anche strusciarsi contro le superfici di casa o contro le gambe e le scarpe dei loro umani è un modo per affermare la propria territorialità.
L’attività di graffiare e farsi le unghie è riconducibile agli istinti naturali del gatto, non del tutto soppressi dall’addomesticamento. L’origine del gatto domestico, o Felis catus, è infatti relativamente recente. Pur risalendo a diversi milioni di anni fa in Africa e derivante dal risultato di un incrocio tra Felis Sylvestris e Felis Lybica, il primo incontro tra il gatto e l’uomo è avvenuto in Medio Oriente circa dieci mila anni fa; ma è solo in Egitto nel III millennio a.C. che nasce l’identità domestica del gatto. Tramite i contatti commerciali, i gatti arrivarono in Grecia per diffondersi poi in tutta Europa. Nonostante le antiche origini, l’addomesticamento vero e proprio del gatto è quindi piuttosto recente e risale a pochi secoli fa.
Secondo quanto emerso dalle ricerche, i gatti utilizzano diversi sensi per comunicare anche se si specializzano in uno o due sensi privilegiati. Ciò significa che quando si deve trasmettere il messaggio è vantaggioso utilizzare la modalità sensoriale più sviluppata nel gatto. E in questo senso, i recettori tattili e olfattivi sono tra i più sviluppati.
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Uno dei comportamenti riconducibili agli istinti naturali è quello di strusciarsi sulle superfici. Strofinando il muso (in particolare la zona vicino al mento in cui sono presenti le ghiandole odorifere) sui mobili o sulle scarpe, ad esempio, il gatto lascia il proprio odore, comunicando all’ambiente circostante la sua presenza. Le ghiandole odorifere, tramite le quali i gatti rilasciano i feromoni, ovvero delle sostanze chimiche che servono per comunicare la loro presenza in un determinato ambiente, si trovano dietro alle orecchie, sulle guance, ai lati della bocca, sul mento e nella zona caudale.
Strusciarsi sulle scarpe e su altri oggetti degli umani viene considerato dal gatto un comportamento legato a questioni di comunicazione olfattiva. Nel marcare le scarpe, il felino domestico ne rivendica la sua proprietà.
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I gatti tendono poi ad avvicinarsi in modo spontaneo alle persone che mostrano timore verso di loro. Chi non si avvicina a loro viene considerato dai gatti più interessante di chi invece è propositivo nei loro confronti. Uno dei segnali, poi, che con maggiore evidenza dimostrano le loro preferenze è nel momento in cui scelgono con chi dormire. Le fusa non possono essere considerate un segnale di preferenza. Uno dei linguaggi con cui i gatti comunicano tra loro e con gli esseri umani è quello delle fusa, che rappresentano una vera e propria forma di linguaggio dei felini domestici. Insieme allo strusciare il muso, le fusa indirizzate agli umani al rientro a casa sono un modo per marcare la propria territorialità. (di Elisabetta Guglielmi)
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