La gatta incinta ha bisogno di assumere tanti nutrienti. Ma quali sono i rischi per la gravidanza se l’acido folico è carente?
Sappiamo che l’acido folico (vitamina B9) è molto importante in gravidanza, sia per la donna che per la gatta. Occorre sapere in che modo può influenzare la gestazione, come somministrarlo alla nostra Micia e quali alimenti che lo contengano inserire nella sua dieta.
L’acido folico o vitamina B9 è una vitamina idrosolubile. I gatti non ne producono in quantità sufficiente ed è opportuno che lo assumano attraverso la dieta.
È una vitamina fondamentale, facente parte delle vitamine del gruppo B, perché va a condizionare numerosi processi a livello cellulare, in ogni essere vivente ma soprattutto in gravidanza.
Da sempre si sente parlare, e si raccomanda ad una donna che volesse pensare ad una gravidanza o che fosse già incinta, l’uso di integratori a base di acido folico. Ma perché?
Sia che venga assunto con l’alimentazione sia che venga acquisito da integratori specifici, la vitamina B9 viene poi assorbita a livello intestinale nella gatta: è il duodeno la sede in cui folati ed acido folico entrano nel torrente circolatorio per immagazzinarsi nel fegato.
La sua presenza nell’organismo è essenziale perché alla base della sintesi di DNA ed RNA nonché degli automatismi cellulari primari per la vita:
Siccome è stato dimostrato che in gravidanza il fabbisogno di acido folico aumenta, il veterinario ci prescriverà, oltre ad una dieta adatta alla condizione, anche degli integratori: la dose raccomandata per una gatta in gravidanza è di circa 2,5 mg/die di acido folico.
Siccome un eventuale eccesso di vitamina B9 per la gatta verrebbe eliminato tramite le urine senza causare problemi, sarebbe meglio eccedere eventualmente nella dose che rischiare che la gatta ne sia carente.
Un valore molto basso di acido folico nel sangue, nonostante la sua integrazione, sta a dimostrare che nell’animale è possibile che ci sia un assorbimento ridotto o mancato a livello intestinale, oltre alle possibili interferenze con alte terapie farmacologiche.
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Sappiamo che non tutti gli alimenti che inseriamo nella nostra dieta vanno bene anche per i gatti. Lo stesso possiamo dire confrontando le esigenze alimentari di una donna in gravidanza con quelle di una gatta.
Molti cibi per un gatto sono dannosi, anche se dovessero contenere un’enorme quantità di acido folico; perciò comunque non potremmo inserirli nella dieta della nostra Micia.
Senza dubbio un alimento ricco di vitamina B9 è il fegato, che il gatto può mangiare senza alcun problema perché risponde bene alla sua natura di carnivoro.
Anche spinaci e verdure a foglia verde contengono molto acido folico: non sono essenziali nell’alimentazione del gatto. Tuttavia potrebbe mangiare gli spinaci, ma in piccole quantità perché contengono acido ossalico, componente base dei calcoli renali, e lo stesso vale per cavoli e broccoli.
Anche negli agrumi e nella frutta secca possiamo trovare una buona dose di questa vitamina: il problema per la nostra gatta è che, non solo l’odore degli agrumi per lei è sgradevole, ma alcuni potrebbero procurarle un avvelenamento.
Eliminata la possibilità di inserire gli agrumi nell’alimentazione di una gatta in gravidanza, siamo costretti a scartare anche la frutta secca: gran parte di questa è addirittura veleno per un gatto.
Anche i legumi contengono acido folico, ma questi vanno dati sporadicamente perché i loro rischi per la Micia sono maggiori dei benefici.
Sappiamo che i gatti non hanno bisogno dei carboidrati nella loro dieta, ma ogni tanto potremmo dare alla nostra futura mamma un po’ di riso scondito: è nello strato esterno dei chicchi di riso che c’è l’acido folico.
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Una gatta durante la gravidanza subisce molti scompensi, ormonali in primis ma anche a livello cellulare: bisogna produrre più energia e dunque darle più nutrienti, soprattutto per le vite in formazione.
Per questo il veterinario ci spiegherà che se la nostra Micia cambierà abitudini e comportamento e sarà tutto normale anche se dovesse cambiare i suoi gusti alimentari. Attenzione, però, a non ingozzare l’animale, procurandogli un aumento eccessivo di peso di certo dannoso.
Pensando ad inserire l’acido folico nella dieta, bisogna tener presenti eventuali problematiche di salute nella gatta: se soffre di malattie al pancreas, al fegato oppure ha un’insufficienza renale è opportuno seguire sempre alla lettera le indicazioni del veterinario.
A prescindere da una condizione di gravidanza, somministrare vitamina B9 è utile anche quando i valori di vitamina B12 nel gatto siano inferiori alla norma.
Oggi sono tanti gli integratori in commercio che il nostro veterinario potrà consigliarci per Micia: sono stati anche studiati in modo tale da essere facilmente appetitosi per lei ed anche molto digeribili.
Se per la nostra Micia abbiamo scelto un’alimentazione naturale, bisogna tenere sotto controllo i livelli di vitamina D e di vitamina A nella gatta: la loro dose non è facilmente quantificabile e perciò potrebbe essere rischioso associare anche multivitaminici in quanto si rischierebbe una ipervitaminosi.
Tuttavia, come una donna che pensi ad una gravidanza assume acido folico già da mesi prima che possa risultare incinta, anche per l’animale vale lo stesso discorso: bisogna somministrargli l’integratore di vitamina B9 già durante il periodo di calore della gatta.
L’importante è portare periodicamente a visita dal veterinario la futura mamma, tenere sotto controllo i suoi valori ematici e provvedere non solo ad una dieta idonea ma anche ad una corretta igiene: l’organismo sta comunque affrontando una grande impresa, va protetto e fortificate le sue difese.
S.A.
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