Riscaldare il cibo del gatto sì o no: benefici, rischi e cosa sapere di questa pratica

Riscaldare il cibo del gatto sì o no: benefici, rischi e cosa sapere di questa pratica

Spinti dall’idea (giusta) di non sprecarne, ci saremo chiesti tante volte: fa bene riscaldare il cibo del gatto oppure è una pratica dannosa per la sua salute? Ecco cosa sapere.

Riscaldare il cibo del gatto
(Foto AdobeStock)

‘In casa mia non si butta niente!’: quante volte ci siamo sentiti ripetere questa frase? Sicuramente tante, ma vale anche per il cibo del nostro amato felino domestico? Di certo l’idea di sprecare della pappa non fa piacere a nessuno, tanto meno al nostro portafogli. Ma riscaldare il cibo del gatto è davvero una soluzione oppure può essere addirittura nociva per la salute del nostro micio? Tutto quello che c’è da sapere su questa pratica molto diffusa tra i padroni di animali domestici.

Il micio: un animale esigente in fatto di cibo

Sembra incredibile che un animale abituato a vivere (e sopravvivere) in natura sia così schizzinoso in fatto di cibo: eppure è così. Il gatto è molto attento all’alimentazione che gli viene somministrata, non si accontenta e vuol che il cibo sia sempre fresco.

Gattini
(Foto Pixabay)

Oltre alla tipologia di alimenti, sarebbe capace di digiunare se le condizioni in cui si ritrova a fare il suo pasto non sono di suo gradimento: il suo ‘capriccio’ più comune è quello di rifiutarsi di mangiare da una ciotola posta accanto alla sua lettiera. Contenitore del cibo e cassetta per i bisogni sono indicativi di due momenti che devono restare ben lontani (in fondo non ha tutti i torti!).

Ma con un felino così esigente è normale chiedersi se il cibo riscaldato può fargli piacere oppure ha predilezione per gli alimenti freschi o magari a temperatura ambiente. Insomma farsi queste domande è più che giusto, soprattutto se non vogliamo che il gatto giri le spalle alla nostra ciotola colma di pappa.

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Riscaldare il cibo del gatto: buona idea o no?

Sebbene possa sembrare scontato, il consiglio è sempre quello di scegliere cibi di ottima qualità, mai scadenti e fare attenzione a quelli a basso costo: spesso alla convenienza non corrisponde una qualità altrettanto ottimale.

Riscaldare il cibo del gatto
(Foto AdobeStock)

Cosa apprezzano i gatti nel cibo che viene loro somministrato? Come esperti di alta cucina, i nostri adorati felini domestici saranno molto attenti ad alcune caratteristiche della pappa che abbiamo preparato per loro.

  • Qualità,
  • odore,
  • postazione,
  • temperatura.

Quindi non si tratta di un’ansia ingiustificata dei padroni: il gatto ha preferenze tra cibo caldo e freddo, e preferisce di gran lunga il primo. Come mai? Diciamo che i felini hanno sempre una predilezione per il caldo: pensiamo a quante volte abbiamo visto il gatto attaccarsi alla finestra per godere di un raggio di sole, oppure di come riesce a trovare gli angoli più confortevoli e riscaldati della casa nelle fredde serate invernali.

Ma c’è anche un’altra causa per cui i felini prediligono pasti caldi: essendo cacciatori, sono abituati a consumare subito il ‘bottino’ dell’animale-preda, insomma quando è ancora caldo. Di sicuro un pasto preso direttamente dal frigorifero e messo nella ciotola non è il loro preferito.

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Riscaldare il cibo per gatti: come farlo e cosa evitare

Quindi abbiamo capito che il cibo al micio va servito caldo o quanto meno a temperatura ambiente, ma come possiamo ‘soddisfare’ appieno le sue esigenze? Possiamo usare il forno, anche quello a microonde, oppure riscaldare sul fuoco del brodo o dell’acqua per ammorbidire tutta la pappa.

Se invece non si vuole utilizzare nessun elettrodomestico, possiamo di sicuro far arrivare il cibo a temperatura ambiente o al massimo metterlo, coperto, alla luce del sole. Qual è il rischio più grande per un cibo riscaldato? Quello di essere esageratamente caldo e provocare ustioni alla bocca del felino.

Infine c’è un altro errore da evitare: quello di non far abituare il micio al piatto caldo: anche in questo caso infatti, l’animale dovrà abituarsi gradualmente al cambiamento e non è detto che all’inizio gli piaccia. Proviamo a riscaldarlo un po’ di più ogni giorno, e non passare direttamente dalla temperatura del frigo a quella del forno.

E’ anche una questione di odore…

Infine non bisogna sottovalutare l’importanza che ha l’odore del cibo riscaldato che viene somministrato al micio: l’alta temperatura esalta il sapore del piatto e anche il suo odore, particolare non di poco conto soprattutto se consideriamo l’olfatto del gatto.

Olfatto del micio
(Foto Pixabay)

Più che il gusto quindi vince l’olfatto, quindi anche per questo il cibo riscaldato supera di gran lunga quello freddo. In particolare, nei casi di inappetenza nel gatto, può essere un buon trucchetto per farlo mangiare.

Francesca Ciardiello

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