Quanto deve mangiare un gatto ogni giorno? Ecco come calcolare la quantità giornaliera di cibo per gatti in base a peso ed età.
Il gatto è un animale essenzialmente carnivoro, che ama mangiare più volte al giorno e riesce a stabilire autonomamente la quantità di cibo di cui ha bisogno ogni giorno: a differenza della maggior parte degli animali domestici, un micio sa controllarsi e lascia tranquillamente nella scodella la pappa se sente di aver mangiato a sufficienza.
Ecco perché non è poi così difficile dare la giusta quantità di cibo giornaliera ai gatti, tuttavia è importante essere a conoscenza delle razioni adeguate alle sue esigenze e di altri aspetti come la tipologia di cibo, la frequenza e il numero di pasti al giorno, a seconda di alcuni fattori come il peso e l’età del micio.
In questo articolo affronteremo il tema della quantità giornaliera di cibo per gatti, costruendo delle tabelle utili per prenderci cura nel modo migliore del nostro amico a quattro zampe a partire dalla dieta più adatta alle sue necessità.
Abbiamo già accennato al fatto che il gatto è un animale carnivoro, anche se deve comunque integrare alcune sostanze nutritive da altri tipi di alimenti per mantenersi in perfetta salute.
In generale, la componente più importante della dieta del gatto sono le proteine che devono rappresentare almeno il 25% delle calorie consumate ogni giorno.
Le proteine sono contenute soprattutto in carne, pesce e uova. Per assumere anche fibre e vitamine, è possibile integrare la dieta del gatto con alcuni tipi di frutta e verdura adatti ai felini.
Se invece si sceglie di alimentare il gatto con cibo secco o umido specifico per animali, è buona abitudine leggere attentamente le etichette con le tabelle nutrizionali per assicurarsi che la pappa scelta abbia il giusto contenuto di tutte le sostanze nutritive essenziali.
Se si sceglie di dare da mangiare a micio il cibo per gatti normalmente in commercio, si potrà scegliere tra cibo secco (crocchette) e cibo umido (scatolette): la cosa migliore è miscelare in maniera equilibrata nel corso delle settimane entrambe le tipologie, tenendo sempre ben presente il fatto che il cibo umido ha il vantaggio di contenere anche una quantità di acqua che è fondamentale per la salute del gatto.
Se invece si preferisce preparare il cibo per il proprio gatto a casa, offrendo al micio una dieta casalinga, dovremmo assicurarci di scegliere ingredienti e modalità di cottura adatte al benessere del nostro amico felino: ovviamente sarà necessario rivolgersi al veterinario che potrà stabilire un piano alimentare ad hoc basato sulle esigenze specifiche del singolo esemplare.
Rispetto alle dosi, il cibo umido e quello casalingo per un gatto adulto vanno calcolati con la formula di 40 grammi per ciascun kilogrammo di peso corporeo.
La quantità giornaliera di cibo secco per il gatto adulto, invece, va suddivisa per 3 rispetto al risultato ottenuto dal calcolo delle dosi di cibo umido.
La razione quotidiana di cibo per gatti può essere suddivisa in modo differente nell’arco della giornata: si può versare nella ciotola e lasciarla a disposizione, avendo cura di controllare che non vada a male; si può lasciare la ciotola piena per un certo intervallo di tempo più volte al giorno; si può suddividere la quantità di cibo in tre o più pasti pasti quotidiani. Attenzione anche all’acqua: la ciotola deve essere sempre disponibile e l’acqua fresca e pulita.
Finora abbiamo considerato dosi e numero di pasti quotidiani prendendo come esempio un gatto adulto. La quantità giornaliera di cibo, nonché la frequenza dei pasti del gatto, devono tenere conto però non soltanto del fattore peso corporeo, ma anche e soprattutto dell’età del micio.
Il cucciolo di gatto inizia la fase di svezzamento a 8 settimane di età. A partire da quel momento, le dosi e il numero di pasti del gattino devono essere organizzati secondo la seguente tabella:
– Fino a 4 mesi > pesate il gattino e calcolate la quantità seguendo le indicazioni sulla confezione e i consigli del veterinario, suddividendo la dose in circa 5 pasti al giorno: lo stomaco del cucciolo è ancora piccolo ed è meglio che accolga piccole quantità alla volta.
– Dai 4 ai 6 mesi > per crescere correttamente il gattino avrà bisogno di incrementare la quantità di cibo, quindi aggiungete a ogni pasto 10 grammi di pappa. Fate attenzione che beva abbastanza acqua (o integrate liquidi con cibo umido) e tenete sotto controllo il peso del gattino regolarmente.
– Dai 6 agli 8 mesi > mantenete le stesse quantità, suddividendole in soli 3 pasti al giorno: saranno all’incirca di 40/60 grammi ciascuna. Potete mantenere questo ritmo e quantità fino al compimento di un anno di età.
I gatti si considerano adulti a partire dal compimento di un anno di età: da questo momento in poi, la quantità giornaliera di cibo per gatti andrà calcolata tenendo conto di svariati fattori tra cui il peso, l’attività fisica svolta, la personalità del gatto e anche il suo metabolismo.
Il punto di partenza è la formula standard per il calcolo della quantità di cibo per gatti umido (scatolette o fatto in casa), che è pari come accennato a 40 grammi per kg di peso. Se invece scegliamo di optare per il cibo secco, tale dose di cibo umido va divisa per 3. Esempio: se il gatto pesa 4 kg, la quantità di cibo umido sarà pari a 40gr x 4 cioè 160gr. Se vogliamo utilizzare il cibo secco, ossia le crocchette, dobbiamo dividere tale risultato per 3 ottenendo 160gr : 3 = 55gr circa.
Tale dose generale, come già detto, cambia a seconda di vari fattori e caratteristiche. Ad esempio, se è dotato di uno spiccato instinto cacciatore, è probabile che il gatto porterà a casa delle prede e ne mangerà una parte. Se invece il gatto è pigro, è probabile che tenderà facilmente a mettere su peso. Questi aspetti vanno considerati nel calcolo delle razioni giornaliere di pappa da mettere nella ciotola.
Di solito è buona regola aiutarsi con le tabelle stampate sulle etichette del cibo commerciale per gatti, secco o umido che sia: in queste tabelle la quantità di cibo si calcola essenzialmente in base al peso dell’animale.
Attenzione a tenere in considerazione il fabbisogno energetico del gatto anche in base ad altri fattori: un gatto sterilizzato, ad esempio, ha bisogno di mangiare meno di un adulto non sterilizzato e una gatta incinta ha bisogno di mangiare di più, mentre un gatto in sovrappeso deve controllare le quantità.
Le abitudini e il carattere del gatto, assieme al suo attuale peso corporeo, sono elementi utili anche per scegliere la frequenza dei pasti del micio adulto: se il gatto è goloso e tende a mangiare troppo in fretta è meglio suddividere la dose in più pasti, se invece il gatto sa regolarsi da solo è possibile riempire la ciotola una o due volte al giorno.
I gatti anziani sono quelli che hanno compiuto 7/8 anni di età: in questa fase della loro vita, i nostri amici felini non potranno più assimilare e digerire le stesse quantità di cibo e soprattutto di grassi e proteine, pertanto la prima cosa da rivedere è la qualità del cibo.
Esistono in commercio specifici cibi per gatti di tipo Senior, più facili da digerire, che possono essere dosati seguendo le istruzioni sulla confezione. Sentite sempre anche il parere del veterinario, soprattutto se il gatto ha problemi di salute specifici.
Man mano che il gatto invecchia sarà bene ridurre anche la frequenza dei suoi pasti: l’ideale è farlo mangiare per due volte al giorno, anche perché sarà meno attivo e più tranquillo, bruciando una quantità inferiore di energie rispetto al passato.
La quantità di cibo quotidiana per il gatto va studiata, provata e poi modificata secondo le necessità e i cambiamenti che si osservano nell’animale. Proprio come accade per le persone, infatti, anche i felini domestici hanno un proprio metabolismo che può essere più o meno lento, incidendo sulla tendenza del gatto a ingrassare.
Se una volta calcolata la dose quotidiana di cibo, il gatto mantiene il suo peso forma possiamo stare tranquilli: significa che la quantità è quella giusta per lui.
Dobbiamo cambiare qualcosa se, al contrario, il gatto mostrerà un aumento o un calo del peso corporeo: ricordiamoci sempre che il sovrappeso e l’obesità nei gatti sono un problema che può avere conseguenze decisamente gravi sulla salute dell’animale.
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C.B.
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