Sappiamo bene quanto i nostri felini amino cacciare i roditori: perché, allora, non esiste un alimento per gatti al gusto di topo?
Non c’è dubbio: ratti, topolini di campagna e, più in generale, roditori rientrano tra le prede preferite dei nostri mici. Vi siete mai chiesti, allora, qual è il motivo che spiega perché in commercio non esiste alcun alimento per gatti al gusto di topo? Ecco la risposta a questa bizzarra domanda.
Sugli scaffali dei supermercati e dei negozi specializzati, ci sono alternative per tutti i gusti, perfette per soddisfare anche il palato dei felini più esigenti.
Tra le scatolette a base di pollo, manzo, tacchino, salmone e tonno, però, non se ne intravede nessuna al sapore di topo: vi siete mai chiesti perché?
Sebbene la sola idea faccia rabbrividire, ci sono numerose ragioni che spiegano questa assenza e che vanno al di là di una comprensibile e ben condivisibile motivazione psicologica. Scopriamo insieme di quali si tratta.
Incredibile ma vero, la prima ragione che spiega perché non esistono alimenti per gatti al gusto di carne di topo è che in realtà i felini domestici non ne gradiscono il sapore.
Come hanno spiegato gli esperti del comportamento felino, infatti, i mici amano cacciare i topi per soddisfare il loro istinto predatorio: la trovano un’attività estremamente divertente e stimolante.
Una volta conclusa la caccia, però, non si avventano sulla preda per divorarla. Molto spesso, al contrario, la abbandonano intatta.
Insomma, in questo caso i quattro zampe non cacciano affatto per fame.
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Un’altra ragione fondamentale che spiega perché non esistono alimenti per i gatti al gusto di topo riguarda le questioni igieniche.
Come sappiamo, infatti, i roditori possono essere portatori di numerose malattie, alcune delle quali risultano contagiose sia per l’essere umano che per i nostri amici a quattro zampe.
Tra le più comuni, e quelle più pericolose, troviamo:
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Infine, c’è un motivo psicologico che spiega perché non esistono alimenti a base di carne di topo destinati ai gatti.
Nella cultura occidentale, i roditori sono associati a luoghi sporchi e angusti, come le fogne, e ricollegati alla trasmissione di numerose patologie.
Sebbene sia vero che questo possa accadere, in realtà non solo la carne di topo, ma anche quella di altri animali può rivelarsi nociva se non adeguatamente trattata e, dunque, contaminata da microrganismi patogeni.
In Italia, del resto, non esistono norme igienico-sanitarie che vietino di mangiare i topi o di somministrarli al proprio micio.
La questione fondamentale che ci impedisce di farlo, quindi, è di ordine psicologico: nella nostra cultura questi animali sono talmente repellenti da rendere la sola idea insopportabile.
Del resto, non è così ovunque: in Paesi come Vietnam, Cambogia e Thailandia, infatti, la carne di topo è considerata una vera e propria prelibatezza, al punto da avere un costo nettamente superiore rispetto a quella di pollo o di maiale.
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