Perché il gatto succhia la lana? Le ragioni possono essere numerose e di diversa natura. Scopriamo insieme cause e rimedi
Per i gatti la suzione della lana può essere un’abitudine che si ha da cuccioli e che continua una volta cresciuti, oppure un comportamento che si manifesta da adulti in un preciso momento della loro vita.
Le motivazioni che spingono i gatti a “ciucciare” la lana possono essere molteplici: in questo articolo offriamo una panoramica delle possibili cause all’origine di tale comportamento e dei suggerimenti per aiutare il vostro felino a smettere con questa pratica.
Una delle ragioni principali alla base del succhiare il morbido tessuto potrebbe collegarsi a un bisogno emotivo da parte del gatto, allontanato dalla propria mamma in maniera prematura. Come abbiamo già visto in precedenza, un gatto neonato necessita di essere allattato dalla madre fino ad almeno 8 settimane: se ciò non dovesse accadere, il micino potrebbe ricercare il calore di cui necessita dalla lana, che diventerebbe una sorta di “mamma surrogato”.
In questo caso, impastare con movimenti alternati delle zampe potrebbero farci pensare che il micio stia tentando di stimolare la produzione di latte, confermando l’ipotesi di aver scambiato il pezzo di stoffa per una finta mamma.
Ci potrebbe poi essere una motivazione di tipo genetico: succhiare la lana è più frequente in alcune razze orientali, come ad esempio in quella Siamese e Burmese, che richiedono un periodo di svezzamento più lungo.
La suzione della lana potrebbe inoltre essere causata dallo stress: modifiche nell’ambiente, nuovi arrivi in casa, cambiamenti nella sistemazione o la morte di un membro della famiglia, sia esso un essere umano oppure un felino, potrebbero essere importanti fattori da considerare in tal senso. Il micio potrebbe infatti trovare una sensazione di sollievo e benessere nel succhiare, in virtù del fatto che sembra ci sia in questa occasione un rilascio dall’encefalo di seratonina, utile allo scopo.
Un’ulteriore origine di questa abitudine potrebbe poi essere riconducibile a una carenza alimentare: alcuni gatti tenderebbero a ripiegare sulla lana perché non trovano altro cibo per riempire il loro stomaco. E’ importante quindi assicurarsi che il nostro gatto abbia sempre una ciotola con del cibo secco a disposizione, in modo da ridurre o eliminare il comportamento ossessivo compulsivo del mangiare la lana.
Innanzitutto, è fondamentale cercare di educare il gatto, evitando di punire o reprimere questo comportamento ma facendo attenzione al tempo stesso a non far ingerire al nostro amico fili o pelucchi che potrebbero rivelarsi pericolosi per la sua salute. Potremmo ad esempio provare a distrarlo, offrendogli delle soluzioni alternative e passatempi come palline, tiragraffi o altri giochini da studiare ed esplorare.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di eliminare la tentazione, rimuovendo tutti i suoi normali “obiettivi”, quali coperte, plaid e vestiti di lana.
Se presumiamo che il comportamento sia legato all’ansia, dovremmo innanzitutto provare a rimuovere o quantomeno limitare la fonte dello stess. Si potrebbe anche valutare in questi casi la somministrazione di anti-stress naturali, come essenze floreali, o tentare con rimedi omeopatici, per poi passare a farmaci più specifici (ansiolitici o antidepressivi) a seguito di consultazione con il veterinario.
In definitiva, la pratica di succhiare la lana può incuriosire o far preoccupare i padroni, poiché potrebbe causare seri problemi al nostro micio: i fili di lana, dopo essere stati succhiati a lungo, rischiano di essere ingoiati e di provocare un blocco intestinale con gravi conseguenze per l’animale.
Il nostro consiglio è quello di provare a modificare lo stato mentale del gatto per aiutarlo a smettere di compiere un’azione infantile e potenzialmente dannosa. In caso di insuccessi e difficoltà, è bene rivolgersi ad uno specialista per capire con certezza l’origine del bisogno di suzione della lana e le possibili contromisure da adottare.
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R.B.
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