Bisogna fare attenzione quando si da’ l’osso al micio. Ecco qualche informazione utile per dare l’osso di pollo al gatto senza causargli problemi.
Il gatto è un animale carnivoro, quindi ha bisogno delle proteine della carne, ma ha anche bisogno di minerali che si trovano nelle ossa della carne, anche nelle ossa di pollo.
L’osso è un alimento molto importante per il micio anche perché grazie ad esso il felino può pulirsi i denti, è utile per le gengive e per la placca. Vediamo allora qui di seguito il gatto come può mangiare l’osso di pollo.
L’osso crudo per gli animali ha un valore nutrizionale più alto rispetto a quello cotto, in quanto contiene fosfato di calcio, molto importante soprattutto per il micio.
L’unico modo per far assumere del calcio al gatto è fargli mangiare le ossa, in quanto il micio non può bere latte, che come ben sappiamo è l’alimento per eccezione che contiene calcio. Senza calcio il micio potrebbe avere l’artrite o problemi alle ossa.
Le ossa crude si possono offrire al gatto anche macinate, in quanto mantengono ugualmente minerali, calcio e fosforo, i nutrienti utili al micio.
E’ possibile aggiungere le ossa del pollo nell’alimentazione del gatto, anche se il vostro micio sta seguendo la dieta Barf. E’ assolutamente sconsigliato dare al felino le ossa cotte in quanto possono rompersi e causare problemi intestinali e orali al micio.
Quando si offrono ossa al felino bisogna stare molto attenti, ecco una piccola lista di consigli utili per dare l’osso di pollo al micio:
Inoltre è molto importante non dare le ossa di pollo al gatto troppo spesso, è consigliabile una volta a settimana. In quanto le ossa contengono il midollo che può essere dannoso per il felino, per i seguenti motivi:
Per queste motivazioni è molto importante dare piccole quantità di osso di pollo al felino.
Per quanto riguarda le ossa di tacchino, è molto difficile darle al micio in quanto sono più grandi e difficili da rompere. E’ consigliabile nel momento in cui decidiate di dare le ossa di tacchino al vostro gatto, che siano o le punte delle ali da tritare, oppure la parte del collo da tagliare a pezzettini.
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M.D.
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