Il gatto può mangiare il farro? Vediamo quali gli eventuali benefici o rischi che sono legati al consumo di questi cereali.
Molto spesso le persone che vivono con animali domestici adorano condividere il loro cibo con il proprio cane o gatto.
Non sempre però risulta essere la mossa giusta, in quanto non tutti gli alimenti possono essere condivisi e goduti con il proprio amico a quattro zampe.
Purtroppo in ogni categoria alimentare è molto facile trovare degli alimenti che possono totalmente o parzialmente nuocere alla salute in questo caso del gatto.
Il gatto è principalmente un animale carnivoro, da generazioni la sua alimentazione si basa principalmente sull’assunzione di proteine e grassi di origine animale per il suo fabbisogno quotidiano. Per cui l’alimento che deve primeggiare nella sua dieta è la carne.
I cereali per il gatto
Quando parliamo dei cereali nella dieta dell’uomo, vanno considerati come alimenti molto utili che apportano proteine, fibre, vitamine, sali minerali che ti aiutano a mantenerci in forma e in salute.
Molto utili per l’energia di cui si necessita per le attività quotidiane. Fra i più diffusi abbiamo: il frumento e i derivati della sua lavorazione, come il cous cous e il bulgur, il riso, l’orzo, il farro, l’avena, il kamut, il mais (o granturco).
Bene tutte queste belle qualità sono molto interessanti nel momento in cui utilizziamo il farro nella nostra alimentazione quotidiana, ma anche se alcuni proprietari potrebbero pensare che la fibra dei cereali possa aiutare il sistema digestivo del loro gatto, purtroppo non è proprio così.
I cereali come alimenti quotidiani non costituiscono una buona dieta per il gatto, non solo distruggono gli enzimi digestivi ma rendono difficoltoso l’assorbimento di altre sostanze (come proteine, ferro, calcio, zinco, manganese e magnesio) e indeboliscono le pareti intestinali, favorendo l’insorgere di malattie di natura autoimmune come dermatiti e artriti nel gatto.
Con questo non vogliamo dire che è del tutto sbagliato offrire cereali al proprio gatto o che avrà sicuramente dei problemi, ma intendiamo dire che occorre somministrare dei contenuti limitati e occasionali che non può che far bene all’animale, discorso invece diverso se si esagera.
Il gatto può mangiare il farro?
A questa domanda occorre fare attenzione alla risposta, in quanto se si intende fornire cereali al gatto in modo occasionale la risposta è Si mentre se si parla di un’alimentazione fortemente basata su cereali, la risposta cambia in un assoluto No.
È preferibile che il gatto non assuma in modo continuo questo cereale, in quanto il sistema digestivo del gatto è diverso dal nostro, con esigenze alimentari diverse.
Infatti al gatto occorrono più proteine e sicuramente meno verdure e cereali, rispetto al nostro fabbisogno giornaliero. Per quanto riguarda quindi il farro, nonostante esso sia un ottimo prodotto per noi, per il gatto invece non è adeguato o almeno vanno ben dosate le porzioni.
Il farro è un cereale ricco di vitamina B, collabora al normale funzionamento del sistema nervoso, è molto utile alla pelle e ai capelli e soprattutto è fondamentale per il metabolismo di lipidi e delle proteine ma inerenti al corpo umano e non felino.
Possiede importanti proprietà antiossidanti e un basso indice glicemico. È un cereale ricco di fitoestrogeni, che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, a vantaggio della salute del cuore.
Inoltre nel farro è presente il glutine in quantità minore che nel frumento. Purtroppo oggi il grano ha rimpiazzato il farro per la sua comodità di lavorazione, in quanto al momento della raccolta il grano si presenta già vestito.
Questo presuppone un passaggio di lavorazione in meno rispetto al farro che deve essere privato dell’involucro glumeale. Ragion per cui anche il prezzo del farro è differente ossia maggiore rispetto al grano.
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Rischi
Come abbiam precedentemente accennato il gatto necessita di un tipo di alimentazione basata sul consumo di proteine e non sul consumo di cereali e verdura.
Ciò non vuol dire che questi alimenti sono del tutto tossici o che possono causare avvelenamento nel gatto.
Semplicemente intendiamo dire che l’utilizzo esagerato o inappropriato di alcuni alimenti come i cereali o come abbiamo precedentemente specificato ,il gatto può mangiare il farro ma con moderazione.
Questo perché i cereali possono generare disagi e danni alla salute dell’animale, come ad esempio il diabete felino e l’obesità. Ricordiamoci che nell’alimentazione del gatto è la carne che deve costituire circa il 90% di ciò che mangia.
Raffaella Lauretta