Vi siete mai chiesti se il gatto può mangiare lo xilitolo? Scopriamo in quali prodotti è contenuto e i possibili rischi per micio.
Micio generalmente è disinteressato ai cibi dolci in quanto le sue papille gustative non sono in grado di riconoscerne il sapore: questo perché a causa di modificazioni genetiche non possiede il recettore del dolce.
Tuttavia, essendo un tipo molto curioso, potrebbe voler condividere con noi qualcosa che stiamo mangiando, oppure attratto dalla forma e dal colore di una merendina mangiarla a nostra insaputa.
Starete pensando che non ci sia nulla di male, ed invece se vogliamo proteggere il nostro felino è bene sapere che all’interno di alcuni prodotti come merendine, appunto, ed in altri anche non alimentari, possono esserci degli “ingredienti” pericolosi per micio, ed uno di questi è lo xilitolo, un dolcificante naturale.
Scopriamo se il gatto può mangiare lo xilitolo, e soprattutto quali prodotti lo contengono e quali possono essere i pericoli per micio.
Lo xilitolo è un dolcificante naturale estratto da frutti, come, ad esempio, fragole e lamponi, ma anche dal grano, successivamente raffinato e trasformato in una “sostanza” simile allo zucchero.
Utilizzato maggiormente in alcuni “prodotti light”, in quanto addolcisce come lo zucchero ma presenta una minore quantità di carboidrati e di calorie, lo xilitolo è presente in moltissimi prodotti di uso quotidiano, alimentari e non.
Viene comunemente utilizzato come:
Possiamo quindi dire che lo xilitolo è sicuramente presente nelle nostre case e che micio potrebbe ingerirlo in qualunque occasione, a nostra insaputa, durante un momento di folle curiosità e divertimento. Ma se ciò accadesse?
Secondo la Food and Drug Administration (FDA), lo xilitolo è un ingrediente dannoso per i nostri amici a quattro zampe (casi di morte per intossicazione da xilitolo sono stati registrati nei cani).
Un’intossicazione da xilitolo potrebbe risultare anche fatale per il nostro gatto. E’ bene, dunque, per evitare che ciò accada e salvaguardare la salute di micio, tenere tutti i prodotti che contengono questo ingrediente lontani dalla sua portata. E prima di offrirgli una merendina pensare bene a ciò che potrebbe accadergli.
Abbiamo aperto questo articolo dicendo che per natura il gatto non è attratto dai dolci, perché non ne sente il sapore, ma non per questo dobbiamo essere imprudenti e offrirgli una caramelle o lasciarlo libero di gironzolare in casa con biscotti al cioccolato bene in vista.
Se micio dovesse ingerire un’elevata quantità di alimenti o prodotti che contengono lo xilitolo queste sono le possibile conseguenze:
Naturalmente la tossicità dello xilitolo è strettamente correlata alla quantità di prodotto ingerito e dalla “fisicità” del nostro gatto. Comunque meglio stare sempre attenti.
E se dovessimo accorgerci che micio ha “rubato” la barretta di cioccolato portiamolo subito dal veterinario: i sintomi di intossicazione possono manifestarsi anche dopo 12 ore, meglio agire preventivamente.
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Generalmente, i sintomi di intossicazione da xilitolo nel gatto compaiono dopo 30 minuti dall’ingestione, ma per alcuni prodotti, come alcuni chewing-gum possono comparire anche dopo 12 ore dall’ingestione.
I sintomi più ricorrenti per questo tipo di avvelenamento sono:
Se notiamo anche uno di questi sintomi in micio, credendo sia intossicazione da xilitolo, dobbiamo assolutamente:
Fortunatamente la “non attrazione” del gatto verso gli alimenti dolci ci fa tirare un sospiro di sollievo, perché meno probabile che tutto questo accada, infatti ad oggi non sono stati ancora registrati casi di avvelenamento da xilitolo nel gatto.
Ma questo non deve però farci “abbassare la guardia”, quindi meglio non correre il rischio, vi pare?
Rossana Buccella
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