Il gatto può mangiare i cereali, come mais, avena o la segale? Scopriamo insieme se sono indicati per la dieta del micio oppure no.
Curare l’alimentazione del gatto, scegliendo un regime alimentare che sia rispettoso dei suoi bisogni nutrizionali, è il primo adempimento da porre in essere per tutelare la salute del felino e prevenire l’insorgere di malattie. Pertanto è bene informarsi su ciò che possiamo dare al micio: ad esempio, il gatto può mangiare i cereali? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Quando si parla di dieta del gatto, non abbiamo molta scelta sul regime alimentare da seguire. No a diete vegane o vegetariane per il micio: il piccolo felino è un carnivoro, e pertanto la carne costituirà il piatto principale del suo menù.
Le altre categorie di cibi hanno dunque spazio residuale nella dieta del micio: parliamo del pesce, particolarmente apprezzato dai felini, della uova e della frutta. E i cereali che ruolo hanno nell’alimentazione del gatto?
Alla domanda si può rispondere in diversi modi, a seconda dell’accezione con cui viene intesa.
Se con la domanda si chiede se il felino possa mangiare occasionalmente i cereali senza timori per la sua salute, la risposta è sì: non sussiste il pericolo di avvelenamento del gatto. L’unica cosa cui prestare premura è la quantità di cereali serviti; anche se si tratta di consumo occasionale, una quantità eccessiva potrebbe provocare problemi intestinali al piccolo felino.
Se invece si intende se è possibile inserire i cereali stabilmente nella dieta di un gatto, la risposta è no. Tali alimenti hanno un apporto nutritivo insignificante per l’animale, a fronte dei grandi rischi correlati ad un’assunzione costante nel corso del tempo, come l’obesità ed il diabete felino.
Il gatto ha bisogno di trarre le sue fonti di energia da proteine e grassi di origine animale, essendo incapace di fare altrettanto con fonti vegetali. Per questo è consigliato evitare i cereali nella dieta del gatto.
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La carne deve costituire almeno il 90% dell’alimentazione di un gatto; questo però vuol dire che c’è spazio per un residuo 10%, utile per integrare la sua dieta di base con altre tipologie di alimenti. Tuttavia è pur vero che bisogna dare precedenza al pesce, alimento più simile alla carne e di fatto preferito dal felino.
Occasionalmente è possibile dare da mangiare al gatto le uova, la frutta, ed anche i cereali. Per quanto riguarda quest’ultima categoria, bisogna prediligere gli alimenti che non contengano eccessivo condimento, che possa nuocere alla salute del felino.
Ad esempio, per quanto riguarda il mais, è preferibile staccare i chicchi dalla pannocchia, piuttosto che servirgli quello in scatola. Attenzione alle quantità: devono essere sempre esigue, in modo tale che l’animale non possa accusare alcun problema digestivo.
Il momento ideale è lo spuntino del gatto, particolarmente utile per spezzare la fame prima di arrivare al pasto principale. Non dimenticate di servire sempre cibo fresco: i cereali non fanno eccezione.
Ogni volta che fate provare al micio un nuovo cereale (mais, avena, grano) somministrategli solo un piccolo pezzo ed osservate la sua reazione: è sempre bene avere un atteggiamento di prudenza, dato che il gatto potrebbe essere allergico.
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Antonio Scaramozza
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