Il gatto può mangiare la trippa? Vediamo quali gli eventuali benefici o rischi che sono legati al consumo di questo alimento.
Se pensavate che gli unici golosi dei nostri pasti erano i cani vi sbagliavate di grosso. Ci sono altri pretendenti per le vostre leccornie. Il gatto ad esempio è uno di questi.
Non è raro che il micio si ritrovi a fare gli occhioni dolci intorno alla tavola apparecchiata, a causa proprio dei forti odori che attraggono il suo potente fiuto.
Non sempre però la condivisione dei nostri alimenti con il gatto è la cosa migliore da fare.
Diversi, infatti, solo gli alimenti che possono essere tossici per il micio e anche per quelli che apparentemente potrebbero sembrare fattibili e non pericolosi, anche per quelli, occorrerà fare molta attenzione.
Un esempio potrebbe essere la trippa, che è un prodotto vendibile sia grezzo che sbiancato. Quali sono le differenze ma soprattutto, il gatto può mangiare la trippa? Scopriamolo insieme, nei prossimi paragrafi.
Le frattaglie sono le interiora degli animali macellati, cucinate a scopo alimentare nella cucina popolare anche la trippa rientra nelle frattaglie.
Ma cosa sin intende di preciso quando si parla di trippa? La trippa è il nome che si attribuisce allo stomaco di alcuni animali erbivori cioè mucche, bufali, capre, pecore e agnelli.
Inoltre all’interno dello stomaco ci sono diversi tipi di microrganismi ed è composto da quattro cavità distinte:
Potrebbe interessarti anche: Il gatto può mangiare la pelle del pesce? Vantaggi e svantaggi
Il gatto è un animale che gradisce molto le interiora di animali prettamente erbivori. Infatti in particolare modo predilige fegato, cuore, polmone e trippa.
Quest’ultima è una variante anche abbastanza economica ma per quanto riguarda la somministrazione da effettuare al gatto, per quanto possa esserne ghiotto, dovrà essere non più di due volte a settimana.
Gli esperti consigliano di includere il 15% di frattaglie nella loro razione giornaliera, preferibilmente crude. L’ideale sarebbe averla quanto più sporca possibile poiché è proprio il contenuto gastrico a racchiudere il grosso dei benefici.
Occorrerà però congelare la trippa preventivamente per 3 giorni prima di somministrarlo, in questo modo ci assicuriamo di uccidere eventuali parassiti e batteri che potrebbero contenere i visceri.
La cosiddetta “ Trippa sbiancata “ viene trattata con prodotti chimici che non sono del tutto salutari e possono portare problemi al gatto.
Potrebbe interessarti anche: Dieta BARF per il gatto: è, quali cibi, i pro e i contro per il micio
Ingredienti:
Preparazione
Come prima cosa occorre tagliare a pezzi la trippa e la zucca in pezzetti di ugual misura e a seconda di come è abituato a mangiare il gatto.
Prendere una casseruola e aggiungere 3 cucchiai d’acqua, unire la zucca e iniziare la cottura. Dopo 5 minuti unire il manzo, la trippa ed il rametto di timo.
Spadellare il tutto in modo veloce per dare modo alla carne di cuocere su entrambi i lati. Occorreranno solo 5 minuti e poi si potrà togliere dal fuoco la casseruola.
Eliminare il rametto di timo e metti tutto nella ciotola del gatto assieme ad un filo di olio di lino per il gatto (ricco di omega, utile alla salute del gatto).
Raffaella Lauretta
Animali strani e bizzarri quelli che si generano con l'incrocio tra diverse specie. Scopriamo insieme…
Il rifugio per animali Oasi Pumbino in Italia continua ad accogliere ogni giorno nuove vite…
Gli ultimi giorni di vita di Maggie si sono trasformati in un'occasione di amicizia con…