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Il gatto può mangiare il topinambur? Rischi e benefici di questo tubero

Il topinambur è un ingrediente particolare in molte ricette per noi e con tante proprietà. Ma il nostro gatto può mangiarlo?

(Foto da Pixabay)

Chi di noi non ha sentito parlare delle ricette prelibate a base di topinambur? È di certo un alimento dal sapore particolare e può essere consumato sia crudo che cotto. Analizzando bene questo tubero sapremo se il gatto può mangiare il topinambur oppure no.

Possiamo dare il topinambur al gatto?

È ormai appurata la grande curiosità di cui è dotato il gatto; ci vede cucinare, sente profumo di cibo e non può non venire ad elemosinarcene un po’.

(Foto da Adobe Stock)

Tuttavia bisogna sempre sapere prima bene se il topinambur possa comportare dei rischi per Micio. Sappiamo che l’alimentazione del gatto si basa quasi esclusivamente sulle proteine animali, d’altronde è un carnivoro.

Ma una dieta equilibrata per il nostro amico felino non può essere di sole proteine, nonostante ci sia la necessità di assumere amminoacidi essenziali che il gatto non può sintetizzare da solo, come arginina o taurina.

Ciò che mangiamo del topinambur è il tubero di una pianta della stessa famiglia del girasole e la sua stagionalità ricade all’inizio della primavera. Volendone spiegare il sapore potremmo dire che la sua forma è simile a quella di una patata ma al gusto sembra un carciofo.

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Proprietà del topinambur

Soprattutto chi ha esigenze alimentari particolari conosce già il topinambur perché ha molte caratteristiche nutrizionali.

(Foto da Pixabay)

Essendo un tubero va conservato esattamente come conserviamo le patate, al fresco ed in un luogo dove non arrivi la luce del sole. Tante sono le sue proprietà:

  • Ha un basso indice glicemico: è un alimento adatto per chi soffra di diabete o per chi non digerisce tanto i carboidrati. Sarebbe quindi un cibo che il gatto potrebbe mangiare: troppi carboidrati causerebbero per Micio problemi intestinali ed il rischio di obesità.
  • È diuretico.
  • Contiene molte vitamine: è molto ricco di vitamina A, indispensabile per ossa, vista e cartilagini, vitamina C e vitamina E: queste ultime collaborano nella lotta ai radicali liberi, che interferiscono nei meccanismi cellulari causando danni alle cellule stesse.
  • Contiene sali minerali: consumato crudo il topinambur contiene una grande quantità di potassio, ma anche cotto permangono ferro, fosforo e magnesio.
  • È ricco di inulina: se il topinambur venisse consumato dopo esser stato congelato, l’inulina si trasformerebbe in fruttosio e questo ovvierebbe al sapore più amarognolo del tubero. Inoltre l’inulina è responsabile della proliferazione della flora batterica intestinale, importante per la difesa contro microorganismi cattivi.
  • Contiene carotenoidi, flavonoidi e molti antiossidanti.
  • È ricco di fibre: questo fa si che tale alimento possa essere usato per combattere la stipsi.

Considerando tutte queste proprietà nutritive potremmo dire che se il gatto mangiasse il topinambur avrebbe solo benefici per la sua salute.

Tuttavia bisogna sapere che, esagerando nelle quantità, proprio la presenza di inulina potrebbe causare episodi di diarrea ed infiammazione intestinale.

L’inulina, infatti, è considerata un prebiotico e di certo è positivo introdurla nell’alimentazione, sia nostra che del nostro gatto: ma siccome non abbiamo enzimi che possano digerirla, è opportuno non mangiare troppi cibi che ne contengano grandi quantità.

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Consigli utili

Se vogliamo che il nostro gatto stia bene dobbiamo innanzitutto fare attenzione a cosa inseriamo nella sua alimentazione.

(Foto da Pixabay)

Senza dubbio Micio non può mangiare ogni tipo di cibo umano, ha un metabolismo particolare, digerisce solo piccole quantità di carboidrati e spesso è un gatto intollerante al lattosio.

Quando volessimo noi preparare il pasto al gatto è importante ricordarsi di non condire gli alimenti come faremmo per noi: troppo sale, ad esempio, potrebbe causare un avvelenamento da sodio nel nostro Micio e gli provocheremmo un grosso malessere.

È sempre consigliabile scegliere, poi, cibi di origine animale ma con proteine semplici per essere metabolizzate facilmente senza problemi: l’apparato gastrointestinale del gatto è facilmente suscettibile ad infiammazioni.

Qualora ci fossero problemi di obesità nel gatto occorre, ad esempio, diminuire i grassi nella dieta e prediligere alimenti proteici; lo stesso varrebbe qualora ci fosse una condizione di diabete nel gatto: in questo caso un alimento a basso indice glicemico come il topinambur sarebbe da inserire nella sua alimentazione.

Perché il nostro Micio possa vivere bene, oltre a rispettare la sua natura felina ed a garantirgli un ambiente sano e sereno, impegniamo a fare attenzione a ciò che mangia, spesso una grande prevenzione a tante malattie.

Michela

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