Chi potrebbe rifiutare un piatto di polpette al pomodoro cucinate dalla nonna? Nessuno di noi, ma il gatto le può mangiare?
Quante volte capita che, mentre stiamo preparando le polpette di manzo col sugo di pomodoro, il nostro Micio fa spesso capolino in cucina? Beh, è raro che capiti di disdegnare le polpette al sugo, quelle che faceva sempre la nonna e che ci faceva assaggiare prima di servirle a tavola. Ecco, il nostro gatto fa come facevamo noi con la nonna: occhio languido e sguardo furbetto e sta lì sull’uscio aspettando il bocconcino. Come biasimarlo, ma faremmo bene a dare una polpetta al nostro Micio?
Polpette al gatto, è un cibo da evitare?
Prima di poter rispondere a questa domanda è opportuno ribadire che non tutto quello che mangiamo noi è bene inserirlo anche nell’alimentazione del nostro gatto.
Innanzitutto, parlando di polpette, ci riferiamo ad un cibo complesso e non semplice: in realtà una polpetta è costituita da più alimenti. Occorre analizzare ogni ingrediente contenuto nella ricetta della nonna per poter arrivare a sapere se causeremmo un danno al nostro gatto dandogli quel cibo.
Nella maggior parte delle volte, nelle polpette non mancano:
- carne di manzo;
- uova;
- formaggio grattugiato;
- sale;
- pane raffermo o pangrattato;
- prezzemolo;
- olio per soffriggerle;
- vino per sfumare;
- aglio, cipolla, carote, sedano e pomodoro per il sugo.
Ora, tralasciando il fatto che sarebbero tutti alimenti cotti nella forma della polpetta, siamo sicuri che il gatto può mangiare tutti questi alimenti? Sappiamo che alla base della sua alimentazione c’è la carne perché è un animale carnivoro, quindi sulla carne di sicuro non vi sarebbero problemi.
Per lo stesso discorso il gatto può mangiare anche le uova, ovviamente senza esagerare: sono una buona fonte di proteine, contenute nell’albume, ma contengono anche vitamine e minerali importanti al metabolismo del gatto come zinco, calcio, fosforo e potassio.
Anche il formaggio è ricco di sostanze nutritive e può essere incluso nella dieta del gatto, ma con estrema parsimonia sia per il suo contenuto di grassi sia perché l’animale ne potrebbe essere intollerante o allergico.
Prendendo in considerazione sia l’olio per soffriggere che il pane raffermo o pangrattato entriamo nella zona gialla del semaforo:
- Troppi carboidrati al gatto fanno male. Il suo fabbisogno energetico deriva per la quasi totalità dalle proteine della carne e l’accumulo di carboidrati provocherebbe difficoltà nella digestione: causerebbero gonfiore e diarrea, senza contare problematiche dovute all’accumulo di peso.
- Il consumo eccessivo di fritture andrebbe sempre ad incidere sul suo apparato gastrointestinale: il gatto non è in grado di digerire l’olio fritto e questo gli comporta vomito e diarrea, fino a problemi di tossicità.
Anche il prezzemolo rientra nella zona di allerta. Contiene una grande quantità di acido ossalico, il costituente dei calcoli renali o alla vescica: un eccesso provocherebbe danni renali o peggiorerebbe quelli già esistenti.
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Alimenti in zona rossa
Ebbene sì, abbiamo trovato alimenti contenuti nelle polpette della nonna che i gatti proprio non devono mangiare.
I cibi salati sono banditi per il gatto. L’uso di sale, il classico NaCl o cloruro di sodio, favorisce l’insorgenza d’insufficienza renale ed un suo accumulo comporterebbe sintomi di un avvelenamento da sodio nel gatto, in primis disidratazione.
Aglio e cipolla sono proprio tossici per il gatto. Potrebbe apparire solo stanco ma in realtà sta sviluppando un’anemia: pallore a muso e gengive, vomito e diarrea sono solo alcuni dei sintomi che avrà. Naturalmente bisognerà portarlo subito dal veterinario.
Pe quanto riguarda il pomodoro, è sicuramente da evitare quello più acerbo: i pomodori verdi contengono grandi quantità di solanina.
Questo è un alcaloide contenuto in piante della famiglia delle Solanacee che causa gravi problemi all’apparato gastrointestinale, ma anche la tomatina e la nicotina, ancora più tossiche. ll gatto, di rado, potrebbe mangiare i pomodori rossi ma solo dopo esserci assicurati che non ne sia allergico.
Per tutte le motivazioni che abbiamo visto, il gatto non può mangiare le polpette al sugo, neanche se sono quelle che ci faceva sempre la nonna.
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Consigli utili
Prendersi cura del gatto che abbiamo deciso di far vivere in casa con noi significa, in primis, preoccuparsi che stia bene.
Certamente per benessere intendiamo anche quello psicologico ma, sia che riguardi il corpo sia che riguardi la mente, dobbiamo tener ben presente che dipende sempre da noi. Non bisogna commettere l’errore di pensare che, se non cedessimo alle moine che ci fa, “il gatto ci resterebbe male”.
Il nostro Micio non è in grado di barcamenarsi in ragionamenti complicati. La cosa è più semplice: sente profumo di cibo e lo vuole, punto. Ma alcuni alimenti sono dannosi per i gatti.
Spesso chi possiede animali domestici finisce per umanizzarli. Loro, però, hanno una natura ben specifica e diversa dalla nostra, per non parlare delle esigenze alimentari di cui dobbiamo tener conto.
Non bisogna mai pensare che, siccome è un qualcosa che mangiamo noi, automaticamente vada bene anche per il gatto perché “che vuoi che gli possa fare una polpetta?”. In realtà una polpetta al sugo lo farebbe sentire male ed allora, ne è valsa la pena?
Senza considerare, inoltre, che a volte occorre un’alimentazione particolare per i gatti con lo stomaco sensibile: a maggior ragione non possiamo sbagliare e sottovalutare qualcosa che potrebbe essere un rischio od un danno per il nostro Micio.
Qualsiasi dubbio avessimo, prima di azzardare ad inserire nella dieta del gatto un alimento è bene sempre consultare il veterinario.
Michela