Il gatto che mangia le olive corre più rischi o ne trae più benefici? Tutto quello che c’è da sapere su questo alimento e quanto può essere buono per il nostro micio.
Sebbene sia un animale carnivoro, il micio è anche molto curioso e gli piace assaggiare e sperimentare esperienze, anche culinarie, sempre nuove. Proprio per questo forse gli piacciono tanto le olive, anche se si tratta appunto di un alimento vegetale. Ecco perché al micio piacciono tanto e cosa succede quando il gatto mangia le olive. E’ importante conoscere i benefici e i rischi che corre quando mette in bocca questi gustosissimi frutti dell’omonimo albero.
Ai gatti piace la carne ma non disdegnano i vegetali: ne è una prova la passione profonda che nutrono per l’erba gatta, non solo per le olive. Ma questi due alimenti hanno qualcosa in comune? Ebbene sì. Entrambi contengono il nepetalactone, che ha effetti eccitanti sul nostro felino domestico. In pratica è un allucinogeno e piace molto ai gatti proprio per questo. E’ l’organo vomeronasale a scrutare ed analizzare bene questi odori.
Inoltre le olive contengono acido oleico, sostanza principale anche nei feromoni dei gatti, ovvero il suo odore personale, che il micio lascia su ogni superficie utile (padrone compreso) per lasciare un segno del suo passaggio. Contengono inoltre lo squalene, un elemento naturale simile al nepetalactone.
A livello nutrizionale le olive nere hanno una composizione più scarsa, ma non sono tossiche e non hanno effetti negativi sul micio; ma di certo il loro corpo è in grado di produrre da solo Vitamina A e C, quindi non hanno un reale bisogno di olive nella loro dieta.
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Premesso che non fanno male e il frutto dell’ulivo non è di per sé tossico, allora fanno del tutto bene? Diciamo che non sono fondamentali per la nutrizione del gatto ma hanno ottimi effetti antiossidanti e antinfiammatori.
Secondo l’esperto comportamentista Jackson Galaxy, le olive non fanno male ma meglio non esagerare con le quantità per scongiurare problemi a livello gastro-intestinale, come ad esempio episodi di diarrea. La dottoressa Cinzia Chiarion invece mette in luce, tra i benefici, la Vitamina E, un agente antiossidante che aiuta a prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento anche nei felini.
Infatti l’olio di oliva per il gatto anziano è particolarmente indicato, poiché stimola le difese del corpo e aiuta l’apparato muscolare. Le olive aiutano nella prevenzione di tumori e riducono il dolore per i gatti che soffrono di artrite felina.
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Come sempre non è ‘tutto oro quel che luccica’, quindi bisogna vedere bene quali pericoli ci sono per il nostro gatto quando mangia le olive. Oltre al nocciolo, che può ovviamente restare incastrato nell’esofago e creare problemi all’apparato respiratorio.
Se si esagera con le quantità, il gatto potrebbe soffrire di diarrea e altri problemi intestinali, ma è soprattutto la quantità di sale a spaventare. Quelle che si colgono dagli ulivi non fanno male, ma quelle che si trovano in commercio sono molto salate poiché immerse nella salamoia.
I sintomi di avvelenamento da sale nel gatto non devono essere trascurati, poiché possono alla lunga creare problemi all’apparato renale, provocare convulsioni e, nei casi peggiori, anche la morte dell’animale. Se dunque vogliamo proprio che il micio ne assaggi qualcuna compriamole direttamente non salate, oppure laviamole bene sotto l’acqua prima di dargliele.
Francesca Ciardiello
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