E’ solo curiosità o voglia di mettere alla prova l’istinto da cacciatori? Cosa sapere sulle cause, i rischi e gli effetti degli insetti sul micio quando un gatto mangia le formiche.
Il gatto è cacciatore, si sa e ha nel DNA la voglia di dare la caccia a qualsiasi cosa gli si muova sotto i baffi. Ma ciò non significa che tutto ciò che riesce a catturare e a ingerire sia innocuo per la sua salute, soprattutto se si tratta di insetti. Se il gatto mangia le formiche è normale chiedersi che conseguenze ciò abbia sulla sua salute, che effetti hanno i vari insetti sulla sua salute e in che modo fargli ‘passare’ questa pericolosa abitudine.
Pensiamo al gatto che cerca di afferrare coda di un pupazzo a forma di topo e quando prova a catturare la volo una farfalla: di certo la seconda è più stimolante, perché si muove in maniera incontrollata. Questo suo volare attorno al muso del gatto è come se lo invitasse ad una sfida a cui il micio non si sottrae, anzi che vuole assolutamente vincere.
Il suo DNA da predatore e cacciatore sembra risvegliarsi sempre, alla minima occasione, anche quando il micio non è selvatico ma è abituato alla comoda vita domestica. Si tratta di istinto e gli insetti, a quanto pare, riescono sempre a risvegliarlo.
Infatti non è sempre la fame a muovere il gatto che mangia le formiche o gli altri insetti, bensì la curiosità e la voglia di sfidare i suoi limiti. Trattandosi di esseri viventi, animati ma molto piccoli, gli insetti rappresentano davvero un invito al gioco della caccia per il nostro felino domestico. Ciò non toglie che, qualora dovessero mangiarli, essendo carnivori darebbero al micio un apporto di proteine che sono alla base dell’alimentazione del gatto. Ma le formiche hanno anche un ‘motivo in più’ per essere così irresistibili per micio: vediamo quale.
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Nel caso specifico delle formiche, oltre al gusto della caccia e il gioco della cattura che risveglia il suo DNA da cacciatore, esse hanno anche un ‘giusto’ particolarmente gradevole per i felini.
Questi piccoli esserini contengono acido formico e acido oleico, di cui si servono per comunicare con loro simili. Ma queste sostanze sono anche avvertite chiaramente dall’olfatto dei gatti che, come sappiamo, risulta essere molto sviluppato. Al gatto basta quindi anche solo annusarle per avere un input positivo!
Per non parlare proprio del gioco della caccia, a cui i gatti non si sottraggono mai, soprattutto quando è fatto ad armi ‘impari’: il gatto è ovviamente molto più grosso delle formiche, riesce a percepirne l’odore e perfino il movimento (grazie ad un udito formidabile e una vista eccellente).
Al contrario alcune formiche, quelle grosse e nere, possono mordere i gatti ma non creano loro grossi danni. Fanno eccezione le cosiddette ‘formiche di fuoco’, la cui puntura provoca un forte dolore e far scaturire reazioni allergiche importanti. Il gatto in alcuni casi può anche andare incontro ad anafilassi, per questo è opportuno condurlo dal veterinario di fiducia o al pronto soccorso per animali più vicino.
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Se le formiche sono sostanzialmente innocue per i gatti quando vengono ingerite, questo discorso non vale per tutti gli insetti. Ce ne sono alcuni particolarmente nocivi per il felino perché sono velenosi e altri che invece possono solo provocargli fastidio all’apparato digestivo. Altri invece hanno un sapore molto amaro per il gatto, tanto da disgustarlo e indurre in lui il vomito, episodi di iper-salivazione e dolori.
Ragno: quelli piccoli generalmente non creano problemi o danni, ma altri invece possono essere pericolosi per il veleno che contengono. Considerando anche le dimensioni del corpo del gatto, il veleno andrebbe in circolo molto più rapidamente e con sintomi di avvelenamento ed effetti disastrosi. Per fortuna spesso gli acidi nello stomaco del gatto neutralizzano il veleno, ma meglio non rischiano.
Api: la sua puntura può essere molto dolorosa per il gatto e far scaturire una reazione allergica. Inoltre lo stesso dolore porterà il micio a leccarsi e toccarsi la zona, irritandola ancora di più. Non a caso molti veterinari consigliano antistaminici per scongiurare episodi di allergia.
Mosche: anche queste mordono e mordono anche i gatti! I felini, soprattutto quelli che vivono all’aperto, amano catturarli e cercare di afferrarli con le zampe ma possono anche restare vittime dei loro morsi, e alcuni di questi insetti depongono le loro uova sotto la cute del micio (ad esempio la mosca nera).
Farfalle e bruchi: sembrano dei veri e propri giocattoli volanti agli occhi del micio. Ma se le farfalle e le falene non sembrano creare alcun problema al gatto, lo stesso non si può dire dei bruchi: i morsi di questi ultimi possono essere dolorosi e in alcuni casi anche letali.
Millepiedi: generalmente sono innocui, ma alcuni possono anche mordere il gatto e provocargli febbre, infezioni e stato generale di spossatezza.
Scorpioni: il suo morso fa male, anche al gatto, ma la reazione spesso è localizzata alla zona colpita. In alcuni casi (più rari) il micio che è stato morso può soffrire di vomito e problemi all’apparato respiratorio. Per non parlare del fatto che, se ingeriti, questi insetti possono ostruire il condotto digestivo e creare disturbi gastrointestinali del gatto.
Francesca Ciardiello
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