Se possiedi un gatto, ti sarai chiesto se il cibo umido è adatto a lui o se è meglio quello secco: vantaggi, frequenza e confronto tra cibo umido per gatti e cibo secco
L’alimentazione equilibrata è fondamentale per la salute del gatto a tutte le età: proprio come accade per la dieta del cane, anche il gatto deve seguire un’alimentazione adatta alle sue esigenze e al suo benessere, che prevede la presenza di tutti i nutrienti.
Sul mercato sono disponibili tante differenti tipologie di cibo per gatti, e in particolare possiamo distinguere il cibo secco dal cibo umido per il gatto: su quale dei due è meglio basare la dieta del nostro amico felino? Il cibo umido fa bene al gatto? Quanto può mangiarne e con che frequenza?
In questo articolo risponderemo alle domande sul cibo umido per i gatti e in particolare vedremo il confronto con il cibo secco, la frequenza e le quantità adatte per mantenere il tuo micio in perfetta salute.
Cibo umido per gatti: quali sono i vantaggi?
Il cibo umido per gatti, ossia la classica scatoletta, è un alimento eccellente per l’alimentazione felina perchè presenta un buon contenuto di acqua: l’acqua è fondamentale per la salute del gatto perché aiuta a prevenire le patologie renali e le infezioni del tratto urinario, molto frequenti tra i nostri amici a quattro zampe.
Inoltre, i gatti apprezzano particolarmente il cibo umido e per questo motivo le scatolette sono indicate per mici inappetenti o convalescenti.
Scatolette per gatti, quante se ne possono dare?
Il cibo umido non può essere la base dell’alimentazione del gatto: gli esperti raccomandano di dare al gatto la scatoletta non più di una volta alla settimana, per evitare problemi di sovrappeso ma anche ai denti o alla tiroide.
Attenzione a scegliere le scatolette del gatto che contengano cibo umido per gatti completo, possibilmente con ingredienti naturali e senza zuccheri.
Cibo secco al gatto: vantaggi e quantità delle crocchette
il cibo secco per gatti, le cosiddette crocchette, contengono pochissima acqua rispetto alle scatolette ma hanno tanti altri vantaggi: sono fondamentali per la masticazione e la salute dei denti e hanno un contenuto calorico ridotto, pertanto non creano problemi di sovrappeso.
Gli esperti raccomandano di basare la dieta felina sulle crocchette, dando cibo secco al gatto per 6 giorni alla settimana su 7.
Se il gatto beve molto poco, però, il veterinario potrebbe consigliarti di fare un’eccezione e incrementare il numero di scatolette settimanali.
Cosa fare se il gatto non vuole le crocchette
Alcuni gatti non vogliono proprio saperne di mangiare le crocchette e sono golosi soltanto di cibo in scatola: in questi casi, se proprio i nostri tentativi non portano a nulla, rassegnamoci e diamo al nostro micio solo cibo umido.
Se il gatto mangia solo scatolette la sua dieta va integrata con frutta e verdura, per mantenere i suoi denti sani e puliti.
Se il gatto non vuole proprio il cibo per gatti, né umido e né secco, ma ci guarda con appetito mentre mangiamo, allora possiamo provare una dieta casalinga: la sua alimentazione, in questo caso, dovrà basarsi su carne e pesce, senza dimenticare le uova.
In ogni caso, se il tuo gatto non ama il cibo fatto apposta per lui ti consigliamo di sentire a riguardo il veterinario per impostare il menù giusto per mantenere il tuo amico felino in perfetta salute.
C.B.
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