Frutta vietata al gatto: la lista degli alimenti da evitare

Foto dell'autore

By Antonio Scaramozza

Alimentazione Gatti

Il gatto può mangiare gli agrumi? E le banane? Scopriamo qual è la frutta assolutamente vietata al gatto, la cui ingestione potrebbe risultare pericolosa.

Frutta vietata al gatto (Foto Adobe Stock)
Frutta vietata al gatto (Foto Adobe Stock)

Non c’è niente di più bello che condividere con il nostro pelosetto i momenti più comuni della nostra quotidianità. Così, facendo uno spuntino in compagnia del nostro micio, potremmo volergli far assaggiare ciò che stiamo mangiando. Non sempre, però, è un’idea saggia. Infatti, bisogna ricordare che i cibi salutari per l’essere umano potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi per i felini. Tra i frutti, quali sono dannosi per il gatto?

Potrebbe interessarti anche: Il gatto può mangiare i mirtilli? Rischi e benefici di questo alimento

Niente agrumi per il micio

 

perché il gatto non sopporta l'odore degli agrumi
Il gatto non sopporta l’odore degli agrumi, tenendosene bene alla larga (Foto Adobe Stock)

Nella lista della frutta vietata al gatto, rientrano arance, limoni, pompelmi e in generale tutti gli agrumi. Questi alimenti, infatti, sono fortemente tossici per il felino, fino a diventare potenzialmente mortali. In particolare, il limone è un frutto molto pericoloso per il gatto, da cui dovrebbe stare alla larga.

Infatti, l’ingestione del limone potrebbe provocare un vero e proprio avvelenamento. Non solo l’agrume, ma anche l’albero di limoni rappresenta una minaccia per il micio. Per tale motivo, se in giardino avete questa pianta è consigliabile che il vostro amico non abbia accesso nei paraggi.

Fortunatamente, il micio se ne tiene naturalmente alla larga. Infatti, il gatto non sopporta l’odore degli agrumi.

Banana al gatto? Vorrei, ma non posso

Il gatto può mangiare la banana?
Anche la banana rientra nell’elenco dei frutti proibiti al gatto (Foto Flickr)

Nonostante i felini siano fortemente attirati dall’odore della banana e ne apprezzino anche il sapore, anche questo alimento rientra nell’elenco della frutta vietata per il gatto. Il motivo? Si tratta di un cibo ricco di carboidrati e zuccheri, che il micio farebbe fatica a digerire.

Senza contare che l’apporto di queste sostanze potrebbe esporlo a malattie molto comuni. Tra queste, il diabete nel gatto o la sindrome dell’intestino irritabile. Più semplicemente, però, dopo una scorpacciata a base di banane, il felino potrebbe avere disturbi intestinali come diarrea o costipazione.

Potrebbe interessarti anche: Il gatto può mangiare il lampone? La parola agli esperti

Frutta vietata al gatto: avocado

Gatto e avocado: un binomio pericoloso (Foto Adobe Stock)
Gatto e avocado: un binomio pericoloso (Foto Adobe Stock)

Si tratta di un frutto molto grasso, la cui ingestione provocherebbe una serie di controindicazioni per il micio. Se, infatti, questo alimento risulta particolarmente benefico per l’essere umano, nei felini ha lo stesso effetto dei cibi fritti e delle salse di condimento.

Tra i rischi più seri provocati dall’assunzione di avocado, ci sono possibili danni al pancreas. Non solo: la buccia e il seme di questo frutto contengono una sostanza tossica per il micio, chiamata persin. La sua ingestione provocherebbe vomito e diarrea del gatto.

Uva e uvetta al bando

Uva
L’intossicazione da uva nel gatto, nei casi più gravi, può condurre l’animale in coma (Pixabay)

Infine, nella lista della frutta vietata al gatto rientrano anche uva e uvetta. Questi alimenti, infatti, potrebbero provocare danni renali e vomito del gatto. Per quale motivo l’ingestione di tali cibi è in grado di causare conseguenze anche molto gravi nei nostri amici felini?

In realtà, ad oggi non se ne conosce la ragione. Nonostante i numerosi anni di studi e ricerche, infatti, non sono state individuate le molecole che risultano tossiche per il micio. Basta sapere, però, che l’intossicazione da uva e uvetta sarebbe in grado di mandare il gatto in coma, per convincerci che è molto meglio far sì che il nostro felino ne stia ben alla larga.

Antonio Scaramozza

 

Gestione cookie