Fa male o no? Benefici e rischi della carne di maiale al gatto

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By Francesca Ciardiello

Alimentazione Gatti

Potrebbe rendere il suo menù più ricco e saporito, ma gli farà bene? Tutti i possibili benefici e i rischi nel dare carne di maiale al gatto.

Gatto che mangia e carne
Gatto che mangia carne di maiale: è adatta alla sua dieta? (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Sappiamo che non tutti gli alimenti che finiscono nella dieta dell’uomo sono adatti anche all’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe, per questo è importante sapere se dare o no la carne di maiale al gatto. E’ fondamentale sapere quali sono i possibili benefici ma soprattutto i rischi della sua assunzione, poiché quando si prepara il cibo in casa per il nostro Pet non sono importanti solo le quantità di cibo ma anche la qualità e la tipologia.

Carne di maiale: benefici per tutti

Se a noi umani piace perché è molto gustosa, la carne di maiale è sicuramente anche molto ricca di proteine e nemmeno tanto grassa, anche se il suo valore lipidico cambia in base al pezzo di carne scelto. Infatti si potrebbe erroneamente pensare che la carne di maiale sia molto grassa e contenga troppo colesterolo. Essa contiene:

Carne di maiale
Carne di maiale: fa male o si può dare al gatto? (Canva-Amoreaquattrozampe.it)
  • minerali,
  • ferro,
  • selenio,
  • fosforo,
  • potassio,
  • vitamine B.

Inoltre non è un tipo di carne che dà allergia, e può essere tranquillamente inserita nella dieta di quei felini che possono soffrire di allergie o intolleranze.

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Carne di maiale al gatto: quali sono i possibili rischi?

Eppure la carne di maiale non è sempre così sicura per il nostro felino domestico ma i rischi sono perlopiù legati al suo consumo cruda: infatti la carne fresca, non controllata e non acquistata dal macellaio di fiducia potrebbe essere responsabile di ben due malattie: la pseudorabbia e la trichinellosi. La prima, detta anche Malattia (o Morbo) di Aujeszky è di natura virale, è molto pericolosa perché attualmente non vi sono cure che la sconfiggano.

La pseudorabbia inoltre comporta dei problemi a livello neurologico ma anche un prurito tanto forte da indurre l’animale che ne è infetto a grattarsi fino al punto di lacerarsi. Ci si può ammalare di trichinellosi invece ingerendo cibi che sono infetti, che rilasciano nell’intestino tenue delle larve, che arriveranno fino ai muscoli. Poiché spesso non è sintomatica, ci si accorge dell’infezione solo controllando le feci del gatto, in cui potranno esserci tracce di vermi e larve.

Un altro rischio è rappresentato dalla carne di selvaggina così come quella macellata a domicilio, che si potrebbero inserire nel menù del gatto e del cane, in particolare quella di cinghiale e di maiale, che potrebbero nutrirsi di carne cruda infetta.

Carne di maiale al gatto: meglio evitarla o c’è una soluzione?

Non è il caso di bandire totalmente questo tipo di carne dall’alimentazione del gatto ma di sicuro si dovrà prestare attenzione al metodo di cottura: col termine ‘cottura’ inoltre non ci si riferisce all’affumicatura, alla salatura o all’essicazione del prodotto, poiché questi non garantiscono la ‘sconfitta’ del virus all’interno delle carni.

Gatto vomita
Gatto vomita dopo aver mangiato: sta male dopo aver mangiato carne di maiale? (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Se non ci si vuole affidare al cibo industriale, controllato e di alta qualità, sarà opportuno assicurarsi che il cibo sia ben cotto, evitando dunque di consumarla come in una Dieta BARF per il gatto oppure salumi freschi (che sono da evitare comunque per la presenza di sale e spezie, che fanno male ai nostri felini).

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