Per alimentare nel migliore dei modi micio è importante sapere cosa mangia il gatto in natura. Ecco cosa sapere sulla sua alimentazione.
Il gatto domestico, si sa, vien da noi trattato come fosse un Re (o quasi). Non gli facciamo mancare mai nulla: scegliamo per lui la cuccia più comoda e accogliente, riempiamo casa con un’infinità di giochi, compreso il tanto amato tiragraffi, così da non farlo mai annoiare in nostra assenza.
Ed ancora, lo portiamo costantemente dal veterinario per monitorare il suo stato di salute e gli garantiamo un’alimentazione sempre di alta qualità, cosicché assuma tutti i nutrienti di cui il suo organismo ha bisogno per crescere forte e in salute.
A proposito di alimentazione, quanti di voi si son sentiti dire da esperti del mondo felino, o dal veterinario, che per essere “sana ed equilibrata” deve essere il più possibile vicina a ciò che micio mangerebbe in natura?
Ammettiamolo, quasi ogni giorno. Ma nel concreto, in cosa consiste questa alimentazione a cui molti ci dicono di fare affidamento? Scopriamo cosa mangia il gatto in natura: così da essere anche noi “massimi esperti” (o quasi) quando parliamo della sua “dieta”.
Cosa mangia il gatto in natura
Il gatto domestico, per crescere forte e in salute, deve seguire una specifica alimentazione che pone le fondamenta su ciò che mangerebbe in natura, e dunque su ciò che ancora oggi i suoi cugini selvatici sono abituati a mangiare quotidianamente.
Naturalmente è impensabile stabilire un “quadro strettamente lineare”, in quanto l’alimentazione del gatto in natura, in quanto questa varia in base a molti fattori, i principali sono:
- le prede disponibili e il “contesto” in cui vive micio: se un gatto “randagio” vive in città non potrà cacciare certamente le stesse prede di un gatto che in vive in una zona rurale, ad esempio;
- i cambiamenti di stagione;
- le sue abilità, legate soprattutto al sesso di micio: una femmina sarà meno abile nel cacciare, soprattutto prede più “grandi” rispetto ad un maschio;
- le sue preferenze: proprio come noi, anche micio ha i propri gusti. Anche in natura esistono “diversi sapori”, ed il gatto, molto esigente, sa bene quale preferisce.
Generalmente, però, è possibile stabilire alcuni “punti fissi”, molto significativi:
- in natura micio si nutre di piccole quantità di cibo per tutto il giorno: in buona sostanza nelle 24 ore giornaliere fa all’incirca 20 pasti riuscendo a coprire tutto il suo fabbisogno energetico;
- è abituato a cacciare piccole prede: raramente si spinge oltre, prendendo di mira una preda dalle fattezze fisiche più grandi delle sue, in quanto cacciarla risulterebbe molto più difficile;
- al gatto piacciono cibi “saporiti”: e cioè alimenti ricchi di glutammato, un aminoacido presente nelle proteine, soprattutto quelle animali e che micio sa ben percepirlo nelle sue prede;
- rifiuta il dolce, in quanto non ha i recettori di questo gusto: è per questo che in natura mangia raramente un frutto zuccherino;
- è molto sensibile all’amaro, lo rigetta quasi con disgusto: per tale motivo si tiene ben a distanza da alcuni anfibi che secernono sostanze amare, alcune anche velenose, dalla cute.
Dunque, in natura il gatto sa bene quali prede cacciare e a quali tenersi a debita distanza, così da non correre il rischio di avvelenamento o di star male e farsi male. Ma quali sono nello specifico gli alimenti che micio mangia in natura?
- Roditori: esempi sono i topi e ratti, ma anche conigli e lepri;
- Uccelli: come passeri o pettirossi;
- Insetti: esempi sono lucertole, serpenti, ragni e cavallette;
- raramente, mangia anche altri animali: come pipistrelli, talpe e scoiattoli.
Questi sono alimenti che danno a micio, in natura, tutti i nutrienti di cui ha bisogno, adora cacciarli e mangiarli “con gusto” senza lasciar nulla: organi, muscoli, ossa ed anche le piume, servono al suo organismo per prevenire disturbi al tratto digestivo.
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Cosa sapere
Il gatto è un eccellente predatore, carnivoro a tutti gli effetti, ed osservando quali sono gli alimenti di cui ama nutrirsi in natura non ci è sfuggito un particolare: non sono stati citati i vegetali.
Ebbene si, micio in natura non mangia né piante né tantomeno frutta, verdura e cereali. Ed è proprio per questo motivo che la dieta del gatto domestico deve basarsi principalmente su proteine animali. I vegetali devono abbracciare solo una piccolissima percentuale del suo fabbisogno giornaliero.
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Un recente studio, il cui obiettivo era proprio quello di determinare “l’aspetto della dieta naturale del gatto”, ha affermato che in natura un gatto uccide e magia quotidianamente all’incirca 9 topi, ottenendo da questa “alimentazione” le giuste calorie di cui ha bisogno così suddivise:
- 52% di proteine animali;
- 46% di grassi;
- solo il 2% di carboidrati (presenti all’interno delle interiora delle sue prede).
Dunque, basandoci su questo studio, è importante scegliere il cibo per il nostro gatto domestico con saggezza: molte proteine animali, una quantità moderata di grassi e pochissimi carboidrati.
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Rossana Buccella