Cibo per gatti, quanto credi di saperne? Leggere bene le etichette è fondamentale per la sua corretta nutrizione. Leggiamo meglio nell’articolo.
L’alimentazione è la base del benessere generale e della salute di ogni felino. Nutrire nel modo giusto e con alimenti di qualità il proprio micio è fondamentale per farlo vivere bene e a lungo. Vediamo, per quanto riguarda il cibo per gatti, che cosa sono i sottoprodotti e perché sono tanto temuti dai proprietari.
Cibo per gatti: leggere sempre l’etichetta
Scegliere il cibo per il proprio pet domestico è una grande responsabilità, perché ogni pasto che gli si offre ha l’obiettivo di fornirgli tutto ciò che gli occorre, per nutrirlo e sostenerlo. Ma quanto conta l’etichetta nell’informazione? Vediamo meglio qui.
Il cibo che si sceglie di mettere nella ciotola del proprio micio dovrebbe essere sempre di qualità e piacevole per il suo palato raffinato e attento ad ogni elemento.
Quando si va a comprare cibo per gatti dovrebbe essere anche buona abitudine mettersi a leggere le etichette sugli alimenti con i quali vogliamo nutrire il pet.
Capire, infatti, tutti gli ingredienti presenti e la qualità del cibo che andrà a mangiare il gatto è molto importante per capire gli effetti buoni che possono presentarsi in lui nel corso del tempo.
Mentre si è fuori a leggere le etichette del cibo per lui, però, capita di leggere i sottoprodotti contenuti in esso e ciò può allarmare tanti proprietari. Ma perché succede? Che cosa sono?
I sottoprodotti nel cibo per gatti sono, per definizione, un prodotto secondario dell’industria, di solito meno importanti dei prodotti primari della stessa industria, considerati uno scarto.
Nel cibo per gatti, dunque, possiamo trovare sia sottoprodotti di origine animale che sottoprodotti di origine vegetale. ma anche sottoprodotti della panificazione, altra categoria.
Gli errori più comuni nell’alimentazione del gatto vengono commessi anche dai padroni più esperti, perché le cose da imparare nella convivenza sono tante e sempre nuove.
Tutti i sottoprodotti nel cibo per gatti
I sottoprodotti nell’industria del pet food sono, cioè i prodotti commerciali per l’animale, sono destinati soltanto a lui e sono quelli che seguono in lista:
- Frattaglie e organi: sottoprodotti quali fegato, cuore e altri organi dal valore nutrizionale ottimo per il felino.
- Carne e polpa; carcasse e corpi di animali (includendo anche piume, lana, pelli.
- Latte, sangue e gusci d’uovo (derivanti da animali sani).
- Rifiuti di cucine e ristorazione.
- Sottoprodotti dell’industria di cibo per gli umani (ad esempio, ossa sgrassate e ciccioli).
In sintesi, i sottoprodotti destinati al cibo per i felini rappresentano una categoria molto varia e comprendono sia prodotti di qualità che di scarsa qualità.
L’etichetta sugli alimenti per i felini: i sottoprodotti e il loro effetto
Per legge, ogni ingrediente inserito nell’industria del pet food è un sottoprodotto, ma occorre sapere che non tutti i sottoprodotti compaiono sulle etichette del cibo per gatti. Continuiamo la lettura per capire meglio.
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Come abbiamo accennato, non sempre le etichette sui prodotti per il felino riportano i sottoprodotti contenuti nella lista degli ingredienti fornita.
Quando capita di leggerne la presenza, significa che si è davanti ad una formula aperta, in cui il produttore può inserire diversi prodotti di origine animale.
Leggendo, dunque, la parola sottoprodotti su un prodotto, possiamo pensare che in quel cibo specifico siano contenute zampe o petto di pollo, così come setole o carne di suino. Può capitare di trovarci tutto.
Ciò che fa venire dubbi ad alcuni proprietari e compratori di cibo per gatti è proprio il fatto di potersi aspettare di tutto all’interno del prodotto che stanno acquistando.
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Partendo da questa considerazione generale sui sottoprodotti esistenti, si può affermare che essi non siano dannosi per il felino, in quanto facenti parte del cibo industriale per lui.
Per abbassare il prezzo dei prodotti, i sottoprodotti di origine animale vengono spesso inseriti nella lista ingredienti. Il problema reale consiste nel non sapere cosa contenga davvero il cibo.
Un serio problema questo, in quanto non si è mai sicuri che un cibo rispetto ad un altro possa dare allergia o intolleranza al proprio peloso domestico.