Avvelenamento da sodio nel gatto: diagnosi e cure
Se abbiamo riscontrato i sintomi sopra citati nel nostro micio e abbiamo qualche sospetto dell’ingerimento di una quantità eccessiva di sale, possiamo avere la conferma ai nostri dubbi solo attraverso le analisi del sangue. Dai valori risultanti potemmo capire se vi è o meno una alta concentrazione di sodio nel sangue del felino.
Altri esami utili al veterinario per formulare una diagnosi possono essere: test delle urine (misurazione del volume e della concentrazione) ma anche test più specifici, come quello della ‘deprivazione idrica‘. Si tratta di un esame che serve ad individuare il diabete insipido centrale, misurando i livelli di elettroliti nel sangue e il peso per 12 ore, senza assumere liquidi.
Se la diagnosi quindi è quella di avvelenamento da sodio, la cura è la stessa che si usa per la ipernatriemia: cercando cioè di ristabilire i livelli di sodio e riportandoli a valori normali attraverso una somministrazione di liquidi (con base quantità di sodio) per via endovenosa. Ciò deve avvenire gradualmente, in quanto un apporto improvviso e copioso di esso potrebbe causare danni cerebrali permanenti (come squilibri osmotici ed edema delle cellule nervose).
Francesca Ciardiello