Ecco i nutrienti che non possono mancare nell’alimentazione ideale del Suphalak: scopriamo cosa dare da mangiare al micio e in che quantità.
Pianificare una dieta sana e bilanciata per il proprio amico a quattro zampe è il primo passo per far sì che la sua vita sia lunga e serena. In questo articolo elenchiamo tutte le informazioni da conoscere e i consigli da mettere in pratica affinché l’alimentazione del Suphalak sia davvero perfetta.
Quando e quanto dovrebbe mangiare il gatto?
In merito alle dosi consigliate, per individuare l’alimentazione davvero perfetta per il Suphalak il consiglio sarebbe di rivolgersi al veterinario: sulla base di una serie di fattori strettamente individuali, come età, stile di vita e salute dell’animale, il professionista formulerà un piano alimentare personalizzato.
In linea di massima, la dose di cibo umido dovrebbe essere calcolata moltiplicando 40 grammi per ogni kg di peso corporeo del micio.
Una volta ottenuta questa cifra, basterà dividerla per tre per calcolare la quantità giornaliera di crocchette.
Quando dare da mangiare al quattro zampe? In linea di massima, si consiglia di farlo due volte al giorno, preferibilmente mattino e sera.
In alternativa, si potrà suddividere la dose di pappa del gatto in porzioni più piccole, da somministrargli regolarmente nel corso della giornata.
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Quali cibi non possono mancare nell’alimentazione del Suphalak?
Considerato che questi animali, esattamente come gli altri membri della loro specie, sono carnivori obbligati, è fondamentale che il loro piano nutrizionale sia basato sull’apporto di carne e pesce.
Dalle proteine di origine animale, infatti, questi felini domestici traggono sostanze come vitamina B6 e B12, indispensabili per il funzionamento del loro sistema nervoso e immunitario.
Si tratta di nutrienti essenziali che il loro organismo non è in grado di produrre; per questo, è molto importante che vengano assunti tramite la dieta.
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Ora non ci resta che capire se sia preferibile un’alimentazione industriale o casalinga per il nostro Suphalak.
Qual è la differenza? La prima modalità è più semplice e veloce: basterà acquistare mangimi già pronti, direttamente dagli scaffali dei negozi specializzati.
In questo caso, occorre prestare attenzione agli ingredienti di cui le pappe sono composte, esaminando con cura la tabella nutrizionale riportata sul retro della confezione.
In questo modo, ci assicureremo di aver scelto un prodotto nutriente e di qualità per il nostro amico a quattro zampe.
L’alimentazione casalinga, invece, prevede che siamo noi a cimentarci nella preparazione completa per i pasti del gatto, dalla selezione delle materie prime alla loro cottura.
I vantaggi di questa modalità sono:
D’altro canto, però, si tratta di un’opzione più impegnativa – sia in termini di tempo e di energie -, che necessita di essere messa in pratica previa consulenza del veterinario.
In caso contrario, il rischio è che la dieta del micio non sia bilanciata, e possa provocare l’insorgenza di carenze nutrizionali e deficit.
Per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla salute del Suphalak, consulta questo articolo.
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