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Alimentazione del Ragdoll: cosa dare da mangiare e quanto

Alimentazione del Ragdoll, i segreti di una forma fisica perfetta grazia ad un’alimentazione adeguata per questo felino.

(Foto AdobeStock)

In questo articolo ci occuperemo dell’alimentazione del Ragdoll, in particolare della frequenza dei pasti e le quantità necessarie al fabbisogno giornaliero e quali alimenti sono maggiormente indicati per questa particolare razza di gatto.

Se avete deciso di adottare questo muscoloso, massiccio ma elegante e mansueto felino, non vi resta che leggere i prossimi paragrafi, dove troverete tutte le informazioni utili per nutrire al meglio il vostro gatto di razza Ragdoll.

Cosa dare da mangiare al Ragdoll

Scegliere di adottare un gatto di razza comporta avere ben presente le esigenze alimentari di cui necessita.

(Foto AdobeStock)

In merito al Ragdoll occorre fare un discorso preciso in quanto si tratta di un gatto di taglia medio grande piuttosto pigro.

Infatti adora trascorrere il tempo accanto al suo padrone, accoccolato sulle sue gambe, pronto a ricevere tutte le coccole che siamo disposti a fargli.

Proprio per questa sua pigrizia potrebbe arrivare a nutrirsi più di quel che brucia e accumulare chili in eccesso.

L’alimentazione del Ragdoll deve essere controllata, ma come tutti i gatti la sua dieta deve essere a base di un’elevata quantità di carne fresca e proteine.

Perciò la carne è l’ingrediente principale ed è ancora meglio se la carne proviene da frattaglie come fegato o cuore.

Dopodiché occorrerà includere nei pasti del Ragdoll anche verdure e fibre per aiutare a mantenere la pelle, il pelo e i muscoli in buone condizioni.

La scelta tra cibo per gatti umido e secco  va commisurato alle preferenze del Ragdoll. Generalmente l’umido può essere un buon modo per passare dal latte materno al cibo vero e proprio nello svezzamento.

Allo stesso modo può essere di aiuto ai gatti anziani con problemi gengivali e dentali che possono rendere difficile l’ingestione delle crocchette.

D’altro canto un’alimentazione esclusivamente umida favorisce a lungo termine la deposizione di tartaro dentale in quanto non include masticazione, ma la facile ingestione a bocconi di un alimento morbido.

Perciò un pasto completo e bilanciato è possibile offrirglielo, somministrando al gatto del cibo secco, presente in commercio nei negozi specializzati.

I croccantini contengono tutti i principi nutritivi di cui un gatto necessita. Inoltre se si è fuori casa per molte ore, l’alimento secco non tende ad irrancidirsi o a guastarsi all’aria e al calore.

Questa formula dovrà contenere, per la maggior parte, proteine animali; mentre il grasso non deve superare il 10%.

Un’alternativa potrebbe essere la preparazione dei pasti fatta in casa, seguendo facili ricette per gatti ed utilizzando i seguenti alimenti:

  • carne bianca;
  • pesce magro;
  • frattaglie;
  • frutta e verdura fresca.

Senza mai dimenticare di lasciare al gatto una fontanella con acqua fresca e sempre disponibile.

Naturalmente come ben sappiamo esistono numerosi snack con cui ci piace viziare il nostro Ragdoll, ebbene è possibile premiare il gatto ma non quotidianamente.

Se vuoi approfondire l’argomento sulla salute di questa razza, consigliamo l’articolo relativo alle malattie del Ragdoll.

Potrebbe interessarti anche:Differenza tra Birmano e Ragdoll: come distinguerli e quale razza scegliere

Alimentazione del Ragdoll: dosi e frequenza dei pasti

Il Ragdoll è un gatto che necessita di essere stimolato al movimento magari arricchendo l’ambiento che lo circonda con mensole, tiragraffi per gatti di taglia grande, in modo tale che non solo possa giocare ed arrampicarsi, oltre a potersi affilare le unghie.

Questa sua indole tranquilla e talvolta pigra comporta, poco dispendio di calorie che lo inducono ad appesantirsi, accumulando peso in eccesso.

Ricordiamoci che bisogna sempre fare una distinzione tra l‘alimentazione del gattino, molto più proteica ed energetica, rispetto a quella del gatto adulto, più equilibrata nei rapporti proteine-grassi-carboidrati e ricchi di amminoacidi essenziali indispensabili.

In merito alle dosi, invece, esse variano a seconda non solo dello stile di vita, della salute in generale del gatto ma anche in base all’età.

Gli esperti consigliano di distinguere dosi e porzioni, ovvero:

  • da 8 settimane a 6 mesi: 3 e 4 porzioni al giorno da 25 a 30 grammi ciascuna;
  • Dopo 6 mesi: è possibile ridurre il numero di pasti a 2 al giorno da 200 e 450 grammi di cibo ciascuna.;
  • 1 anno: un pasto al giorno, potrebbe essere appropriato suddividere la porzione in due mattino e sera da 200 e 450 grammi di cibo ciascuna.

Superati i 7 anni occorrerà adattare la dieta alle sue esigenze, in modo da potergli garantire uno stato di buona salute.

Da tenere presente che un Ragdoll sterilizzato (nel caso di una gatta femmina) o di castrato (nel caso di un gatto maschio) tende ad avere un aumento della fame.

Con conseguentemente aumento del peso (dovuto alla concessione di un maggior numero di pasti e bocconcini), una riduzione delle ore dedicate al gioco e al movimento e una diversa necessità calorica.

Per evitare l’obesità del Ragdoll post-sterilizzazione/castrazione, è importante mantenere un’alimentazione adeguata al suo nuovo stato metabolico.

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Ettore D’Andrea

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