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Alimentazione del Peterbald: cibi, dosi e frequenza dei pasti

Alimentazione del Peterbald, i segreti di una forma fisica perfetta grazia ad un’alimentazione adeguata a questa razza di gatto.

(Foto AdobeStock)

Nell’articolo di oggi andremo a vedere nello specifico, l’alimentazione del Peterbald, ovvero la frequenza dei pasti e le quantità necessarie al fabbisogno giornaliero di questa particolare razza di gatto russa.

Il Peterbald è un gatto di taglia media che non supera i 5 kg di peso ma ha come caratteristica distintiva il fatto di essere glabro e questa condizione influisce sulle sue esigenze nutrizionali.

In questo articolo andremo a specificare cosa è meglio offrire a questo gatto per tenerlo in salute e in forma.

Cosa dare da mangiare al Peterbald

Ogni specifica razza di gatto si presenta con caratteristiche fisiche diverse e di conseguenza esigenze alimentari altrettanto differenti.

(Foto AdobeStock)

Il Peterbald come accennavamo è un gatto glabro con una sottile peluria che lascia intravedere la pelle. Questo aspetto è dovuto ad una mutazione genetica naturale che richiede di conseguenza una maggior attenzione alla sua pelle e a ciò che mangia.

Per questa razza occorre stabilire un programma che consiste in un regime di dieta controllata e disciplinata, senza eccessi o mancanze.

Tutto questo servirà ad evitare che il gatto possa diventare obeso o al contrario possa avere delle carenze nutrizionali.

L’obiettivo di chi ha adottato un Peterbald è di nutrire questo gatto nel migliore dei modi con un pasto completo e bilanciato.

Molte persone infatti preferiscono fornire al gatto del cibo secco, in quanto risulta essere la formula più completa.

Ci sono poi coloro che invece preferiscono provvedere personalmente a preparare delle ricette per gatti, fatte in casa.

Non importa che il cibo per il gatto sia casalingo o industriale ciò che importa è che siano presenti proteine animali, carboidrati, vitamine, minerali e il grasso non deve superare il 10%.

Un’ottima soluzione sarebbe optare per una dieta mista, dandogli un po’ di tutto attingendo dalle varie possibilità che vi offrono le prime due opzioni e aggiungere magari del cibo fatto in casa.

Questo permette di tenere sempre vivo l’interesse dell’animale verso il suo pasto.

Ricorda di bilanciare bene i due tipi e di assicurati che il gatto abbia sempre accesso ad acqua fresca e pulita in abbondanza, così che possa mantenersi idratato.

Gli alimenti che si possono utilizzar sono:

  • pollo, tacchino, manzo;
  • salmone, tonno, trota, sgombro;
  • frutta e verdura fresca;
  • prodotti a base di latte fermentato, probiotici.

Senza dimenticare quanto siano importanti alimenti come frattaglie, fegato e muscoli, ricchi di nutrienti essenziali per il benessere dell’animale, tra cui:

  • Taurina;
  • Tiamina;
  • Niacina;
  • minerali: calcio, fosforo, magnesio, potassio, sodio, cloro manganese, ferro, rame, zinco, iodio e selenio;
  • vitamine: vitamina E, C, D, e K.

Potrebbe interessarti anche: Le malattie del Peterbald: le patologie più comuni nella razza

Alimentazione del Peterbald: dosi e frequenza dei pasti

Il Peterbald è un gatto molto attivo, instancabile e pur vivendo quasi tutto il tempo in casa, non ha proprio uno stile di vita sedentario.

(Foto AdobeStock)

Con una vita così movimentata non si può pensare di offrire a questo gatto le stesse dosi che si possono offrire ad un gatto sedentario.

Inoltre come tutte le razze di gatto nude, ha necessità di mangiare di più e trasformare il cibo in calore ed energia. La proporzione di cibo, in realtà, varierà a seconda dell’età, dello stile di vita e della salute generale del gatto.

Per questo gli esperti consigliano di offrire all’animale 3-4 piccoli pasti distribuiti nell’arco della giornata invece di nutrirlo una sola volta con maggiore quantità di cibo.

In questo modo il Peterbald sarà in grado di gestire meglio la quantità di energia che trae dal cibo e sarà meno esposto al rischio di diventare sovrappeso.

Con il passare degli anni occorrerà adattare la dieta alle esigenze del gatto anziano, in modo da potergli garantire uno buono stato di salute, considerando che il Peterbald può vivere anche fino a 15 anni.

Se vuoi approfondire l’argomento sulla salute di questa razza, consigliamo l’articolo relativo alle malattie del Peterbald.

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Ettore D’Andrea

 

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