Alimentazione del gatto Safari: cibo, dosi e frequenza dei pasti

Alimentazione del gatto Safari: cibo, dosi e frequenza dei pasti

Ecco come pianificare la perfetta alimentazione per il gatto Safari: quali nutrienti scegliere, le dosi di pappa ideali e tanto altro.

I cibi che somministriamo giornalmente al nostro pelosetto influiscono sul suo livello di energia e sul suo stato di salute. Per questo, formulare un piano nutrizionale bilanciato e completo è indispensabile. Qual è la perfetta alimentazione per il gatto Safari? Scopriamolo insieme.

Alimentazione del Safari: dosi e frequenza dei pasti

In primo luogo, è importante sapere quanto e quando dare da mangiare al micio.

Malattie comuni Safari
(Foto Instagram)

Le quantità di pappa ideali dovrebbero essere individuate dal veterinario: l’esperto, considerando una serie di fattori strettamente personali come età, stile di vita e salute del gatto, sarà in grado di stabilire quanto cibo dovrebbe mangiare il felino per soddisfare il suo fabbisogno nutrizionale, senza il rischio di accumulare peso in eccesso.

In linea di massima, comunque, la dose di umido andrebbe calcolata moltiplicando ogni kg di peso corporeo dell’animale per 40 grammi.

Una volta ottenuta questa cifra, basterà dividerla per 3 per ottenere la quantità di crocchette.

Qual è il miglior momento della giornata per dare da mangiare al Safari? Possiamo somministrargli la pappa due volte al giorno, preferibilmente al mattino e alla sera, oppure a intervalli di tempo regolari, per mantenere costante il suo livello di energie.

In questo caso, basterà dividere la razione quotidiana in spuntini più piccoli.

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Cosa dare da mangiare al micio?

Quali cibi non possono mancare nella perfetta alimentazione del Safari?

Adottare Safari
(Foto Instagram)

Trattandosi di un animale carnivoro, la sua dieta dovrà risultare principalmente basata sul consumo di carne e pesce.

Via libera a cibi come pollo, manzo, tonno, salmone: questi alimenti contengono nutrienti essenziali per il benessere dell’animale.

Si tratta di vitamine del gruppo B, tra cui rientrano, ad esempio, niacina, cobalamina e tiamina, che contribuiscono al corretto funzionamento dei sistemi immunitario e nervoso del quattro zampe.

Da evitare categoricamente, invece, sono i cibi destinati al consumo umano, in particolar modo se fritti ed eccessivamente speziati: possono risultare tossici per il gatto.

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Alimentazione casalinga o industriale per il Safari?

Infine, non resta che rispondere a un’ultima domanda: meglio una dieta casalinga o una industriale per il Safari?

Differenza Safari Svannah
(Foto Pinterest)

La prima opzione prevede che siamo noi ad occuparci interamente della preparazione del cibo per il gatto, dall’acquisto delle materie prime alla loro cottura.

La seconda, invece, consiste nell’acquisto di prodotti già pronti, direttamente dagli scaffali del supermercato o dei negozi specializzati.

Nel primo caso, il vantaggio riguarda la qualità del cibo: avendo modo di monitorare ogni fase di trasformazione degli ingredienti, oltre che di selezionare le materie prime, potremo garantire al micio un pasto sano e nutriente.

Attenzione, però: questo tipo di alimentazione dovrebbe essere pianificato dal veterinario: se on adeguatamente calibrata, infatti, la dieta casalinga rischia di provocare l’insorgenza di deficit nutrizionali nel micio, causando problemi di salute.

Vuoi scoprire quali sono le malattie comuni nel Safari? Consulta questo articolo.

L’alimentazione industriale, invece, non rischia di causare particolari pericoli per il gatto, purché si osservi con attenzione la tabella nutrizionale riportata sul retro della confezione, per verificare l’effettiva qualità della pappa destinata al quattro zampe.

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