Quale è la dieta perfetta per il tuo gatto? A seconda delle sue esigenze, l’alimentazione deve seguire alcune regole precise.
L’organismo del nostro gatto ha delle specifiche esigenze, diverse da quelle umane. La sua alimentazione dunque deve assolutamente comprendere gli apporti nutritivi adeguati per far sì che il micio sia sempre in ottima salute e che il suo aspetto sia sempre in forma. Ma come fare per assicurargli il giusto apporto calorico e nutritivo? Ecco una serie di indicazioni che ci permetteranno di conoscere di più il nostro gatto e tutto ciò di cui ha bisogno.
E’ fondamentale tener presente che il gatto appartiene alla famiglia dei felini, così come ghepardi, tigri e leoni.
Insomma se pensiamo a loro di certo non ci vengono in mente le loro immagini mentre ‘sbranano’ una lattuga. Dunque il gatto è cacciatore e ama cibarsi di carne, come quella delle prede che costituiva il pasto principale nei secoli passati.
Un gatto ha esigenze differenti a seconda dell’età. E quando parliamo della sua alimentazione, dobbiamo tenerlo a mente.
Di certo un cucciolo non avrà le capacità digestive di un gatto adulto, mentre quello anziano potrebbe avere diverse problematiche che gli impediscono di avere la stessa dieta di quando era più giovane.
Ecco come deve variare l’alimentazione a seconda delle fasi di vita del gatto.
Fino al primo mese di vita il gattino si nutre di latte materno o di latte in polvere, qualora ci sia un allontanamento forzato dalla mamma.
Dopo lo svezzamento del gattino è meglio prediligere cibi molli e morbidi, oppure direttamente gli omogeneizzati dei neonati umani. Se preferiamo una dieta fatta in casa invece vanno bene le carni bianche, frullate con carote lesse e pasta molto cotta.
La composizione del pasto ideale per un gatto adulto è: 45% di proteine, 45% di grasso e 10% di verdure e frutta.
Ed è importante che la carne sia di prima qualità: al bando gli scarti degli animali o, peggio ancora, gli avanzi. Va bene qualche pezzetto di uova sode di tanto in tanto, mentre attenzione ai latticini: provocano spesso scariche di diarrea.
Prendersi cura di un gatto anziano inizia dall’alimentazione: la terza età è una fase delicata e ha bisogno del giusto apporto di nutrienti, lipidi, carboidrati, minerali e vitamine.
Evitate i cibi grassi, ma vanno bene gli acidi grassi essenziali come l’EPA-DHA. Attenzione a non fargli mai mancare l’acqua nella ciotola e una piccola preferenza per gli alimenti antiossidanti non può fargli altro che bene!
Le statistiche purtroppo lo confermano: spesso le diete cui i padroni sottopongono i gatti domestici non sono adatti al suo fabbisogno giornaliero.
L’errore più comune è pensare che il gatto abbia le stesse esigenze di un essere umano, e dunque pensiamo che qualche volta potremmo anche dargli i nostri avanzi.
Non dimentichiamo che il gatto è un carnivoro e non ha bisogno di troppa verdura. Ecco nello specifico quali sono gli errori più comuni nelle famiglie dei gatti domestici.
Anche i gatti, come noi esseri umani, hanno bisogno di alcune sostanze nutritive mentre altre sono dannose per la loro salute.
I gatti non hanno alcun bisogno di carboidrati: essi rischiano di far accumulare una quantità eccessiva di zuccheri nel suo organismo, col rischio di diabete mellito insulino.
Inoltre un eccesso di carboidrati può facilmente indurre il gatto all’obesità.
Non dimentichiamo mai di riempire la ciotola dell’acqua del nostro micio!
Le conseguenze della disidratazione possono essere poco evidenti all’occhio umano, ma di certo i rischi interiori sono ben più difficili da curare.
Sebbene il micio non sia soggetto a sudore o ventilazione polmonare, in realtà dovrebbe provvedere al suo fabbisogno di acqua con cibi che ne sono ricchi, in primis la carne.
Il rischio di problemi renali felini, ovvero calcolosi, blocco o problemi del tratto urinario come la cistite, sono piuttosto frequenti in un gatto che non assimila molti liquidi.
E’ importante ricordare che il gatto non può adottare una dieta vegana: anche i più convinti sostenitori del vegan style dovranno arrendersi all’acquisto di carne per il loro micio.
Quindi riempire le loro ciotole solo di verdure ed ortaggi non è una scelta saggia: il gatto non le digerisce. Eppure il gatto mangia l’erba gatta, direte voi!
Ma infatti la usa per provocarsi il vomito e liberarsi da fastidiose indigestioni. Quindi sì a cereali, frutta e verdure ma in minima parte.
Il gatto deve mangiare la carne, e in particolare muscoli e organi interni delle prede. Oltre all’apporto di proteine, dagli altri animali i gatti assimilano il fabbisogno giornaliero di calcio e fosforo.
Le mandibole del suo muso sono forti abbastanza da masticare i muscoli e inoltre lo stomaco è corto, quindi adatto a una digestione veloce di proteine.
Dato che i gatti non sono in grado di sintetizzare taurina ed arginina, dobbiamo somministrare questi amminoacidi attraverso l’alimentazione: ciò eviterà il rischio di problemi cardiaci e della vista, oltre ad intossicazioni per eccesso di ammoniaca nel corpo.
Cavallo, manzo, maiale ma anche pesce e pollo: insomma tutte le carni dovrebbero essere inserite nella sua dieta. Inoltre variare tra carni bianche e rosse e pesce potrebbe stimolare l’appetito di un gatto che facilmente si annoia degli stessi sapori.
Le parti migliori sono di certo gli organi e i muscoli, ma attenzione al fegato: il rischio di ipervitaminosi A è molto alto!
Per il padrone che ha poco tempo oppure ha paura di cimentarsi in una dieta casalinga, in commercio vi è una vasta gamma di scelta per i cibi secchi ovvero le crocchette in comode confezioni.
Eppure il cibo secco non può sostituire quello umido, poiché entrambi, in percentuali differenti, servono al suo fabbisogno nutritivo.
Vediamo nel dettaglio le due tipologie di cibi e le caratteristiche del cibo secco e umido.
Forse non è inutile specificare che spesso ad un prezzo basso e ‘conveniente’ corrisponde una scarsa qualità: meglio prediligere pasti sani e nutrienti piuttosto che economici.
La praticità del cibo secco tuttavia non apporta la giusta quantità di acqua per il fabbisogno del nostro gatto: possono essere lasciati nella ciotola, come merenda o spuntino durante il giorno, ma non possono costituire da soli la dieta del felino.
Le crocchette, oltre ad essere caratterizzate dal tipo di carne che contengono, devono contenere necessariamente anche proteine, grassi, ceneri, fibre ma anche vitamine, acidi grassi e minerali.
In particolare esistono in commercio alimenti secchi specifici per i gatti anziani e per i cuccioli, che hanno maggiore bisogno di taurina, calcio e vitamine A e D.
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E’ facile trovare nei negozi di articoli per animali, ma anche nei migliori e forniti supermercati degli alimenti per il gatto che ha problemi specifici.
Ad esempio possiamo trovare cibo specifico per problemi ai reni, alle vie urinarie, al fegato, ma anche cibi light per gatti che soffrono di obesità. Per ogni esigenza dunque è facile trovare il cibo più adatto a risolverla.
Spesso viene confezionato in sacchetti o scatolette, ma il suo più grande difetto è che si deteriora facilmente.
Trattandosi spesso di cibi freschi e poco trattati hanno una durata di gran lunga inferiore rispetto alle crocchette. Ma garantiscono però il giusto apporto di acqua, sali minerali, carboidrati, proteine, grassi e vitamine.
Anche in questo caso è fondamentale che il pasto sia di ottima qualità: ne vale della salute del gatto!
Il veterinario può consigliare l’alimentazione più adatta al nostro felino, in base al suo stato di salute e all’età: i suoi consigli possono guidarci nella scelta e nella quantità di cibo più adatte alle sue esigenze.
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F. C.
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