Adottare un gatto adulto, le differenze con il cucciolo
Come i cani, molti gatti domestici, ogni anno sono vittime d’abbandono. A differenza di un cane, si ritiene che un gatto possa sopravvivere in quanto è più autonomo e indipendente rispetto al cane. Tuttavia, un gatto che ha sempre vissuto in una casa, non sempre riesce ad adattarsi alla vita selvatica. Incorre in pericoli di ogni tipo: dal rischio di rimanere investito fino a non trovare cibo.
Nell’adottare un gatto adulto è importante tener conto di alcuni elementi. Un gatto adulto non è un cucciolo di gatto che nella sua breve vita ha conosciuto solo la mamma. Ha vissuto probabilmente in una casa, aveva un padrone, delle sue abitudini. E’ pertanto fondamentale ricordarsi di rispettare il gatto adulto quando si decide di adottarne uno.
Perché adottare un gatto adulto
Accogliere un gatto adulto può avere dei lati positivi e dei risvolti negativi. In generale, si preferisce adottare un cucciolo più carino di un gatto adulto. Tuttavia, accogliere un gatto già svezzato ed educato è un meno impegnativo.
I cuccioli vanno educati, sono più attivi e vivaci e spesso distruggono qualsiasi cosa.
Un gatto adulto è più tranquillo, non ha bisogno di giocare. Ha già un proprio ritmo quotidiano intercalato tra pasti e piccole sieste.
Non tutti i gatti adulti sono timorosi, scontrosi o diffidenti. Molti esemplari sanno essere anche più affettuosi di un cucciolo di gatto cresciuto in famiglia.
Ogni gatto ha la sua personalità e il suo carattere.
In ogni caso, trattandosi di un animale che ha un passato, è necessario portare pazienza per conquistare la sua fiducia. Potrebbe essere stato maltrattato, abbandonato oppure smarrito. Un trauma che il gatto dovrà imparare a superare, grazie all’affetto della famiglia adottante.
Dove adottare un gatto adulto
Per adottare un gatto adulto è possibile recarsi in un canile o gattile. Rivolgersi ad una associazione che gestisce un rifugio, oppure attraverso gli appelli in rete e sulle pagine social dedicate all’adozione di animali domestici.
E’ anche possibile rivolgersi ad un allevatore che a fine attività riproduttiva, può cedere un gatto di razza al quale è possibile regalare una serena pensione negli ultimi anni della sua vita.
Nel caso in cui si presenta una richiesta di adozione in un rifugio, è importante affidarsi al personale e ai volontari per la scelta del gatto. Tenendo conto delle abitudini e dello stile di vita che si potrà offrire al gatto, i volontari sapranno indirizzare al meglio la scelta.
E’ importante valutare il carattere del gatto in base allo stile di vita del padrone, l’ambiente in cui vivrà, casa con giardino, appartamento, la presenza di bambini in casa o di altri animali. Un gatto tendenzialmente pauroso ad esempio richiederà un ambiente più tranquillo e sereno e non sarà adatto ad una famiglia numerosa o rumorosa.
Preparare l’arrivo del gatto
Il gatto come qualsiasi altro animale ha delle esigenze specifiche e dei bisogni.
- predisporre una cuccia in un luogo appartato e tranquillo
- acquistare due ciotole per l’acqua e il cibo
- preparare la lettiera da collocare in un luogo aerato o ventilato. Esistono anche lettiere chiuse con porta basculante
- creare un’area per il gioco con un tiragraffi, pallini o altri tipi di distrazioni per il gatto
Quando il gatto arriva in casa
Quando il gatto arriva nella nuova casa è importante non sottoporlo a stress e dedicargli tutto il tempo che necessiterà per ambientarsi.
- Mettere il trasportino in una stanza o in un luogo tranquillo, lasciando la porticina aperta.
- lasciare che sia il gatto ad uscire da solo per ambientarsi
- il gatto uscirà dal trasportino per andare in esplorazione, cercherà anche i nascondigli dove rifugiarsi
- se si nasconde, lasciarlo in pace senza mai forzarlo.
- sarà il gatto ad uscire da solo per andare a mangiare o a fare i suoi bisogni
- abituare il gatto gradualmente alla sua nuova casa. Gradualmente estendere lo spazio in cui si può muovere, dandogli accesso agli altri ambienti della casa
- se la casa è con un giardino, è fondamentale tenere il gatto chiuso in casa per almeno 10/15 giorni a volte anche un mese, prima di consentire l’accesso all’esterno. Prima si deve ambientare, riconoscere la sua nuova casa e sentirsi al sicuro. Disorientato dal cambiamento rischierebbe di scappare e smarrirsi.
La parola d’ordine è delicatezza e rispetto. Un gatto necessita
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C.D.
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