Adottare un gatto: 11 consigli per i principianti

Adottare un gatto: 11 consigli per i principianti

Abbiamo deciso di adottare un gatto: ma da dove iniziare a prenderci cura di lui? Ecco tutti i consigli per chi è alla prima esperienza.

Adottare gatto
Adottare un gatto: 11 cose che devi assolutamente valutare prima di adottarne uno

Un animale in casa è sempre un’emozione nuova, ma la prima volta può anche destare qualche preoccupazione. Prendersi cura di un altro essere vivente è una vera e propria responsabilità, ma non bisogna farsi prendere dal panico. In fondo, oltre a qualche consiglio pratico che leggeremo in seguito, basterà avere tanto amore e donare al piccolo Pet in casa tutte le attenzioni che possiamo riservargli. Non è solo questione di coccole, ma anche e soprattutto di imporre delle regole fondamentali per la sua educazione. Ecco quindi una serie di dritte utili per chi ha deciso di adottare un gatto in casa.

Adottare un gatto: questione di coscienza

Credete che adottare un gatto significhi solo acquistare una lettiera e qualche ciotola colorata? E’ molto più di tutto questo! Un gatto, così come qualsiasi altro animale domestico, ha bisogno di noi e delle nostre cure. Valutiamo bene quanto tempo abbiamo a disposizione da dedicargli e quanta pazienza siamo disposti a spendere per la sua educazione perché, una volta in casa, sarà troppo tardi per ripensarci. Ecco dunque perché è importante informarsi prima di fare una scelta che cambierà la nostra vita e che non deve essere considerata solo un passatempo o un gioco per i nostri piccoli.

11 consigli per chi vuole adottare un gatto

Ecco tutte una serie di dritte che si riveleranno molto utili nella gestione del rapporto con il micio domestico, soprattutto per chi è alle prime armi. E’ bene informarsi in anticipo per evitare di avvilirsi o trovarsi in situazioni che possono mettere a repentaglio il rapporto col felino e anche la sua stessa incolumità.

  • Prepariamo la sua stanza: come ogni arrivo che si rispetti, anche il nostro micio avrà bisogno di una zona della casa in cui abitare. Possibilmente è meglio scegliere un luogo chiuso, per evitare che possa tentare la fuga da porte e finestre: in fondo non ci conosce e deve ancora prendere confidenza con noi e con la nuova casa. Lasciamogli del cibo, dell’acqua e una lettiera dove poter fare i bisogni a sua disposizione. Col tempo prenderà confidenza con gli ambienti e inizierà a gironzolare per casa da solo, indisturbato.
  • Visita dal veterinario: anche se lo abbiamo adottato da un rivenditore di fiducia, oppure conosciamo perfettamente la sua storia ‘familiare’ è sempre bene condurre il gatto a visita dal veterinario. L’esperto condurrà su di lui una seria di esami per escludere la presenza di parassiti oppure altri problemi di salute più o meno evidenti.
  • Temperatura adatta: i gatti amano il caldo e i luoghi soleggiati. Infatti sarà facile vedere un micio che si avvicina alla finestra illuminata da un raggio di sole. Potrebbero stare lì per ore, col rischio anche di un colpo di calore nel gatto. facciamo in modo che, soprattutto nelle stagioni più fredde, vi sia sempre un angolo della casa in cui potrà trovare un confortevole giaciglio.
  • Alimentazione: bisognerà fare dei tentativi, poiché ogni gatto è una storia a sé. Va bene farsi consigliare dal veterinario quali sono i cibi e le sostanze più adatte alla sua età e al suo stato di salute. Inoltre non pensiamo che mangi i nostri avanza: i felini sono molto esigenti in questioni di cibo, quindi non sarà neppure così facile indovinare fin da subito il marchio che preferisce. Naturalmente il consiglio è quello di acquistare sempre prodotti di prima qualità, di non lasciarli mai marcire nella ciotola e di preferire pasti che contengano sempre carne o pesce.
  • Acqua: l’alimentazione, da sola, non riuscirà a idratare perfettamente il nostro micio. Quindi è bene che abbia sempre a disposizione una ciotola con dell’acqua fresca e pulita. In estate preferiamo le ciotole in acciaio che mantengono meglio la temperatura dell’acqua per evitare che diventi subito calda; al contrario, in inverno, meglio i contenitori in plastica che non fanno ghiacciare il contenuto al loro interno.
  • Accessori: non dimentichiamo che il gatto è un cacciatore quindi è perché il gatto ha l’esigenza di usare le unghie. Per mettere in sicurezza tende e tappezzeria del divano, conviene comprargli un tira-graffi e magari una serie di giochi con i quali potrà passare il suo tempo. I gatti possono annoiarsi facilmente, soprattutto perché amano stare in casa. Quindi è importante mettere a loro disposizione dei diversivi stimolanti.
  • Spazi aperti: non tutti ne hanno a disposizione, soprattutto nelle case a centro città. Ma avere la possibilità di far uscire il gatto all’aperto e di godere di un po’ di aria fresca sarà un regalo sempre molto gradito al nostro micio. E’ vero che ama stare in casa, ma ama anche ‘tentare la fuga’ in uno spazio aperto ma recintato, dove potrà divertirsi ad acciuffare qualche farfalla.
  • Erba gatta: non potrà mai mancare in casa! SE non sappiamo ancora quali sono i benefici dell’erba gatta potremmo restare stupefatti dall’effetto che essa ha sui nostri gatti. Si tratta di un’erba che, oltre a rinfrescare l’alito e a mantenere sani e puliti i denti del felino, è anche un ottimo rimedio alle indigestioni. Infatti non sarà difficile ritrovarsi davanti al primo caso di gatto che sembra soffocare, quando ingoia i boli di pelo dopo un’operazione di auto-pulizia. Questa pianta li aiuterà a vomitare e a sentirsi subito meglio.
  • Imparare il suo linguaggio: ci vorrà del tempo affinché voi conosciate il vostro gatto domestico, e viceversa. Il loro modo di comunicare e il linguaggio del corpo del gatto sono meno espliciti rispetto a quello dei cani, ma non per questo meno profondi. Basterà un po’ di esperienza per decifrare le sue manifestazioni, soprattutto i segnali per capire che un gatto non sta bene. E’ importante osservare bene il micio e, se proprio non sappiamo cosa fare, contattare immediatamente un veterinario.
  • Coccole e passatempi: questo consiglio non è poi così distante da quello precedente. Non pensiamo che un gatto ami sempre ricevere delle attenzioni, spesso vuole anche stare per conto suo senza essere disturbato dalle nostre coccole. Fa parte anche questo del suo linguaggio: ci sono alcuni segnali che ci faranno capire quando è il caso di avvicinarci oppure di stargli lontano. Il rischio sarà qualche graffio iniziale!
  • Medicinali: non prendiamo mai iniziativa e non crediamo di poter somministrare al micio le stesse medicine che usiamo per la nostra salute. Dovrà essere sempre l’esperto a consigliare e prescrivere delle cure farmacologiche, oppure dare l’ultima parola sull’uso di sostanze omeopatiche.

Qualche altra valutazione prima di adottare un gatto

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Adottare gatto: siamo proprio certi di volerci assumere questa responsabilità? Cosa valutare in anticipo (Fonte Pixabay)

Vi sono diversi aspetti che dobbiamo necessariamente valutare prima di prendere in casa un gatto. Si tratta, come già accennato, di capire in anticipo quanto tempo abbiamo a disposizione per lui, per farlo giocare e per prenderci cura della sua salute. Se siamo impegnati tutto il giorno non possiamo pretendere che ci sia un amico peloso ad aspettarci a casa: non sarebbe affatto giusto e sarebbe solo come soddisfare un nostro egoismo. Ecco cosa altro valutare prima di adottare un felino.

Allergie: potremmo essere allergici al pelo del gatto, e in questo caso, averlo in casa potrebbe rappresentare un serio problema. facciamo dei test allergici prima di accoglierlo in casa. In alcuni casi alcuni padroni scoprono di essere allergici al gatto in generale, ma di adattarsi perfettamente a quello che hanno in casa. Probabilmente si tratta di una sorta di assuefazione al pelo del gatto.

Un’assicurazione per il gatto: vi è una copertura assicurativa per gli animali domestici. Sebbene nessun padrone voglia pensarci, questa assicurazione potrebbe rivelarsi utile qualora gli accadesse qualcosa.

Amore e tempo: questi sono due valori imprescindibili per accogliere in casa un gatto. Valutiamo sempre in anticipo quanto tempo abbiamo a disposizione da dedicargli e quanta voglia potremo avere di giocare con lui dopo un’intensa giornata di lavoro.

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F.C.

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