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Gatti

I passaggi da seguire per addestrare il gatto a venire da te

Vuoi addestrare il gatto a venire da te ogni volta che lo chiami? Ecco il metodo migliore per insegnare il comando “vieni” al Micio.

(Foto Adobe Stock)

Si pensa molto spesso che i gatti non possano essere addestrati come i cani, ma non è affatto così. Infatti anche i felini, intelligenti tanto quanto i nostri amici pelosi, possono imparare molte cose da noi.

Basta semplicemente avere pazienza e trovare il metodo giusto per far sì che il Micio ci ascolti. In questo articolo scoprirai quali sono i passaggi da seguire per addestrare il gatto a venire da te.

Come addestrare il gatto a venire da te

I gatti non sono come i cani, se ci ascoltano, lo fanno solo per avere qualcosa in cambio.

(Foto Pexels)

Proprio per questo motivo per addestrare il Micio a venire da noi abbiamo bisogno principalmente di una ricompensa. La miglior ricompensa per insegnare un comando al nostro amico a quattro zampe è il cibo.

Ogni umano conosce i gusti del proprio Micio, quindi basta scegliere il cibo che piace di più al vostro gatto. E’ importante che non sia un alimento che il felino mangi abitualmente. Potete per esempio utilizzare dei piccoli snack o biscottini, magari fatti in casa per il vostro amico peloso.

Nel caso in cui il gatto non venga attratto dagli snack, è possibile utilizzare come ricompensa un giocattolo o le coccole. Dopo aver scelto la ricompensa adatta per attirare l’attenzione del vostro felino, è necessario stabilire il richiamo da utilizzare.

Sebbene il gatto possa riconoscere il suo nome, è necessario non utilizzare questo per addestrare il felino a venire da voi. E’ opportuno l’utilizzo di un vero e proprio comando composto da parole brevi e semplici, come: “vieni” o “qui“. Inoltre è necessario utilizzare un tono di voce calmo e deciso.

Dopo questi due passaggi molto importanti, è il momento di utilizzare il metodo migliore dell’addestramento, ossia il rinforzo positivo.

Quindi scegliendo una stanza priva di rumori che il gatto non sopporta, mettetevi ad una piccola distanza da quest’ultimo e iniziate a far vedere al Micio lo snack o il giocattolo che avete nelle mani, attirando la sua attenzione e pronunciando il comando “vieni”.

Nel momento in cui il felino viene da voi ricompensatelo con lo snack o il gioco. Ripetete l’azione più volte affinché il gatto associ al richiamo una sensazione positiva (la ricompensa).

Dopo varie sessioni di addestramento, ripetete l’esercizio aumentando la distanza dal Micio, fino a chiamarlo da un’altra stanza. Con molta pazienza e tempo, vedrete che il vostro amico peloso vi ascolterà.

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Insegnare al gatto il comando “vieni”: cosa non fare

Addestrare un felino non è poi così difficile basta avere molta pazienza, una ricompensa e soprattutto essere costanti.

(Foto Pixabay)

Tuttavia per insegnare al gatto il comando “vieni” bisogna evitare anche alcuni errori, come:

  • Tempo della ricompensa: per far sì che il gatto associ il richiamo alla ricompensa, è necessario non far trascorrere troppo tempo dall’arrivo del Micio da voi alla ricompensa;
  • Durata delle sessioni: i felini non sono abituati a concentrarsi per periodi lunghi, sessioni lunghe di addestramento porterebbero il gatto ad annoiarsi. Per questo motivo bastano 5-6 minuti di esercizio al giorno;
  • Volume della voce: se il nostro amico a quattro zampe non ascolta non è opportuno sgridarlo, anche perché sicuramente ciò non ci aiuterà nell’insegnare al Micio a venire da noi. Sgridare il gatto renderà quest’ultimo solo più nervoso e stressato.

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Seguendo il metodo giusto descritto nel paragrafo precedente e facendo attenzione a questi piccoli errori, vedrete che il vostro amico a quattro zampe imparerà a venire da voi ogni volta che glielo chiederete.

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Marianna Durante

Diplomata al Liceo Scientifico e iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Le mie passioni più grandi sono la scrittura, la lettura e soprattutto il mondo animale. Amo tutti gli animali, in particolare i cani, i quali solo con la loro presenza ti stravolgono la vita. Come ha fatto il mio amico a quattro zampe, che nonostante la sua età (14 anni) è sempre molto attivo e affettuoso.

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Marianna Durante

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