Abituare il gatto a farsi visitare tranquillamente dal veterinario non è semplice, ma è possibile ricorrere a qualche strategia: ecco quali.
Anche ai nostri amici a quattro zampe non piace andare dal medico. E come dare loro torto. Tuttavia è necessario per la tutela della loro salute. Per questo è importante abituare il gatto fin da subito alla visita del veterinario. Ecco un insieme di piccoli consigli da mettere in pratica per rasserenare il felino.
Le paure del felino
Il gatto, si sa, è un animale molto abitudinario e poco avvezzo ai cambiamenti. Ama la routine e i piccoli riti di ogni giorni.
Al contrario, tutto ciò che ignora lo spaventa. A ciò contribuisce anche la sua estrema sensibilità ai rumori; l’udito del gatto è quattro volte più potente del nostro (e più acuto persino di quello del cane), riuscendo a percepire suoni fino a 50000 Hz.
Un vero e proprio superpotere, che lo rende ancor più guardingo, riuscendo ad avvertire suoni per noi inimmaginabili. É molto probabile che un nuovo elettrodomestico, come il ventilatore o il phon, possa spaventarlo, quanto meno all’inizio.
Rumori a parte, il felino è poco predisposto a cambiamenti di ogni genere; e lo studio del veterinario potrebbe non essere la sua meta preferita. Certo, fin quando si tratta di una paura che il felino esprime in modi ordinari, non sorgono particolari grattacapi.
Il problema si pone nell’ipotesi in cui l’animale assuma un atteggiamento aggressivo verso il veterinario, oppure al contrario tenti di scappare o rimanga paralizzato dalla paura. Sono entrambe reazioni dettate dalla paura, le quali possono provocare conseguenze poco piacevoli, favorendo l’insorgenza dello stress nel gatto.
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Abituare il gatto alla visita dal veterinario: le strategie da adottare
La parola chiave è prevenzione. Abituare il gatto fin da cucciolo alla visita dal veterinario è la migliore tra le opzioni a disposizione. Portare il gattino a visita comporta, di norma, l’utilizzo di alcuni accessori, oggetto delle le paure più frequenti negli animali, come il trasportino e l’automobile.
Permettere al cucciolo di familiarizzare con tali elementi (veterinario compreso) aiuterà il gatto, una volta cresciuto, ad affrontare più serenamente tali esperienze. Diverso il discorso laddove dovessimo decidere di aiutare un gatto adulto, con carattere già formato ed abitudini ormai radicate.
Il felino potrebbe aver sviluppato delle paure difficili da estirpare, e per le quali potrebbe essere necessario rivolgersi ad un veterinario comportamentalista.
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Se invece vedete l’intervento di tale professionista come ultima spiaggia, potete provare a mettere in pratica alcune piccole strategie. La più consolidata è quella dell’associazione, che si pone l’obiettivo di imprimere nel gatto dei ricordi positivi legati allo studio del veterinario.
Indubbiamente il cibo è uno strumento di grande aiuto: una buona tecnica potrebbe essere quella di portare il felino davanti allo studio del professionista, dove gli daremo il suo spuntino preferito.
Potremo ripetere più volte l’escamotage, e, in accordo con il veterinario, riprodurlo anche all’interno della sala d’attesa, dove il gatto può venire in contatto per la prima volta con lo staff medico.
Ovviamente nulla è scontato, tuttavia tale procedimento potrebbe aumentare notevolmente le chances di successo.
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A. S.