La strage silenziosa, quella dei rinoceronti operata dai bracconieri. L’immagine di questi straordinari esemplari, appartenenti ad una specie a rischio estinzione, è quella che ha ottenuto il prestigioso premio del Wildlife Photographer of the Year 2017, giunto alla 53ª edizione e organizzato dal Museo di storia naturale di Londra.
La fotografia scattata dal fotogiornalista sudafricano Brent Stirton mostra il dramma di una situazione che ha portato all’uccisione di 6.680 rinoceronti negli ultimi anni in Africa. Stirton testimonia la tragedia di un fenomeno che solo in Sudafrica è aumentato del 9.000%. Ogni anno, purtroppo, la Comitato permanente della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), rinnova l’allarme sul bracconaggio. Eppure è sempre difficile combattere un fenomeno redditizio anche per chi dovrebbe tutelare gli animali e la corruzione nei paesi più poveri è un ottimo incentivo per ottenere il trofeo. In alcuni paesi era stato anche chiesto ai governi di tagliare i corni ai rinoceronti, evitando in tal modo il loro massacro dai parte dei bracconieri.
L’immagine di quel rinoceronte, a terra, privato della sua vita e dei suoi due corni in una riserva naturale è disarmante. L’intensità drammatica conferita da Stirton non può non provocare lo sdegno.
Se da una parte continuano a morire questi esemplari, rimasti in pochi, come in Malesia dove in una riserva naturale sono rimasti in vita solo due rinoceronti, dall’altra si rivela necessario una presa di posizioni netta da parte delle autorità per un maggior controllo alle frontiere sul traffico internazionale.
Stirton ha reso l’immagine di questa specie che come nella “Pietà” di Michelangelo, con l’enfasi drammatica del Caravaggio, ormai non ha più difese.
C.D.