Disposti a torturare uno squalo pur di scattare una fotografia

Disposti a torturare uno squalo pur di scattare una fotografia

@Instagram/isla-mujeres

Il potere economico comporta una specie di sensazioni di “dominazione” su ogni cosa e la società odierna, come sottolineato da molti sociologi, porta alla ricerca di sensazioni estreme, nelle quali tutto è permesso, spingendo sempre oltre il “limite ignoto”. In questo scenario, gli animali sono i primi a subire le violenze più crudeli senza che vi sia consapevolezza da parte degli individui della sofferenza inferta a creature viventi, solo per un egoismo individuale e potremmo dire disumano, privo di empatia. Il crimine diventa un gioco in cui vince il più forte, purtroppo con armi impari.

E’ quello che emerge da casi in cui ad esempio molte persone solo per uno scatto fotografico sono in realtà responsabili della morte di un animale. Un fenomeno diffuso per il quale si parla di “selfie killer“.

Dai media, spunta un altro caso simile, quello di un ristorante, il Playa Tiburon, che si trova su un’isola al largo della costa di Cancun, in Messico e dove i turisti possono pagare per farsi fotografare con uno squalo.

Ci sono una miriade di scatti con commenti che documentano il successo di questa iniziativa da “brividi”. turisti felici di prendere tra le loro mani uno squalo che estraggono dall’acqua e mostrano come un trofeo per uno scatto fotografico.

Tuttavia, quello che viene mostrato come un divertimento si rivela in realtà una tortura per un animale. Lo spiega molto bene e lo denuncia, George Burgess, direttore di un programma in Florida per la Ricerca sugli squali. Burgess ricorda che “gli squali sono animali acquatici e non possono stare fuori dall’acqua. Tirandoli fuori dal loro habitat acquatico, provoca un inizio di processo di soffocamento”.

Ovvero, ogni squalo al di fuori dell’acqua sta in realtà soffocando perché non hanno modo di assumere ossigeno dalle loro branche. Inoltre, la pelle e gli organi di questi esemplari possono essere danneggiati sia per la forza di gravità o per la manipolazione da mani umane inesperte.

Infine, nei casi come questo, gli squali sono sottoposti a continui traumi anche psicologici: infatti, sono animali con un delicato sistema sensoriale con il quale rivelano le minime vibrazioni in acqua, impulsi elettrici e dolori a grande distanza: “Sono tutti lungo tutto il corpo dello squalo. Possiamo solo immaginare cosa comporta per uno squalo essere sottoposto a queste condizioni, manipolato con la presenza di turisti nel suo spazio ristretto”.

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