Nuovo caso che sta facendo discutere e infuriare gli animalisti. Dopo la vicenda Carrefour a Tivoli per cui in base ad alcuni aggiornamenti le due commesse sarebbero state sospese dal loro impiego, la Lega per la difesa del Cane segnala in una nota un altro fatto rammaricante che testimonia la scarsa sensibilità nei riguardi degli animali e della loro morte.
Siamo a Telese Terme, in provincia di Benevento in Campania dove uno chef stellato, Giuseppe Iannotti nello spot del suo ristorante “Krèsios” ha indignato gli animalisti con una fotografia in cui posa con un maialino morto che tiene tra le braccia come un neonato, accompagnando l’immagine con tanto di slogan altrettanto sgradevole al suo di: “Perché nonostante il sacrificio… noi gli ingredienti li coccoliamo!”.
“All’uomo non basta uccidere una volta, deve cercare una assoluzione collettiva. Come Medea si disfa dei suoi figli perché sono un ostacolo al suo vivere, così la nostra civiltà nega la morte e la fa diventare apparente per lavarsi la coscienza e trasformarla in piacere a tavola”, commenta Piera Rosati, Presidente di LNDC AnimalProtection.
Il tema è sempre lo stesso ovvero, come sottolinea Lndc, si tratta ancora una volta di “ridicolizzare l’animale” e la sua fine crudele.
Per l’associazione animalista, il comportamento narcisista dello chef impone una riflessione riguardo al maltrattamento in base allo stesso contenuto del codice penale: “Agli effetti della legge penale, si considerano osceni gli atti e gli oggetti che, secondo il comune sentimento, offendono il pudore”.
Non a caso, Lndc conclude che “e gli animali sono esseri senzienti, quindi portatori di diritti da vivi, li si rispetti nel loro volto senza vita. E’ violenza sulla vita che gli hanno tolto. All’uomo è rimasto almeno il pudore?”.
C.D.
#Benevento – #Chef stellato Michelin diventa necrofilo. L’ultima istantanea necrofila questa volta, dopo le commesse del #Carrefour di Tivoli, porta la firma di uno chef sannita, #GiuseppeIannotti di Telese Terme. https://t.co/BB0VG9fl4i @Kresios @PieraRosati #AnimalProtection pic.twitter.com/HQbteeuEie
— Lega del Cane (@LNDC_NAZIONALE) 12 gennaio 2018