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Curiosita

Vorrei portare il cane in vacanza ma ho paura che soffra, è meglio lasciarlo a casa o portarlo con me?

È meglio portare il cane in vacanza con noi oppure lasciarlo a casa: come scoprire in anticipo quale sia la soluzione migliore per lui. 

Vorrei portare il cane in vacanza ma ho paura che soffra, è meglio lasciarlo a casa o portarlo con me? (Pixabay Spiritze – Amoreaquattrozampe.it)

Nonostante si possa scegliere liberamente se portare con noi il cane in vacanza oppure se affidarlo alle cure di una pensione o di un dog sitter, confrontandomi con degli esperti ho di recente scoperto che l’unico modo per comprendere quale sia realmente la soluzione migliore per il nostro fido è quello di giocare d’anticipo. Ossia di testare, ancor prima della nostra partenza, quale potrebbe essere la sua reazione. Secondo il mio parere, dare al nostro cane un periodo di prova, ad esempio, per scoprire in che modo riuscirà ad adattarsi alla nuova situazione, sia in vista della nostra assenza che di un suo spostamento in un luogo diverso, può aiutarci a scoprire quale sia – tra le due – la scelta più adatta per lui.

Cane in vacanza, è meglio portare il fido con noi o lasciarlo a casa?

Se scegliamo la prima opzione, ovvero quella di organizzare le vacanze in compagnia del nostro amico a quattro zampe, la prima mossa da compiere sarà quella di assicurarci che la nostra destinazione sia predisposta ad accoglierlo, in tutte le sue attività, e a rispettare le sue esigenze. Dovremmo assicurarci inoltre che il fido abbia già completato il ciclo di vaccinazioni, nonché fare una lista dell’occorrente da portare con noi durante il viaggio.

Cane in spiaggia (Pixabay happydogmobil – Amoreaquattrozampe.it)

Effettuare questi controlli in anticipo permetterà a noi e al nostro cane di non ricevere spiacevoli sorprese una volta giunti a destinazione. Se ci spostiamo con dei mezzi di trasporto pubblici sarà opportuno non dimenticare il trasportino e il guinzaglio, così come sarà fondamentale portare con noi una quantità sufficiente di cibo che il nostro cane consuma abitualmente, oppure altri oggetti che potrebbero aiutarlo a sentirsi a casa anche durante il periodo di vacanza.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Husky decora il pavimento con le sue impronte 

A queste accortezze più pratiche si aggiungono anche altre necessità, come quella di portare con noi i documenti relativi al fido, alcuni materiali utili a lasciare l’ambiente pulito dopo il suo passaggio e – per le emergenze – un kit di pronto soccorso per cani.

Cane in vacanza, consigli sull’organizzazione del viaggio o la scelta della pensione

Oltre alla lista dei principali errori da evitare in vacanza con il cane, anche se decidiamo di lasciarlo in affidamento a un dog sitter o a una pensione per cani sarà meglio agire preventivamente anche stavolta. Nel primo caso sarà sufficiente affidarsi a una persona di nostra fiducia che ha già trascorso del tempo con il nostro quattro zampe.

Nella seconda alternativa, invece, bisognerà verificare il luogo di persona, sperimentare le reazioni del fido con una prima visita insieme della pensione, e lasciare che il fido trascorra un periodo di prova – di uno o due giorni – nella struttura. Soltanto così potremmo scoprire se quest’ultima possa essere la soluzione più adatta a lui.

Husky in acqua (Pixabay monicore – Amoreaquattrozampe.it)

Non bisogna dimenticare infine che una terza opzione non può essere considerata – in nessun caso – legalmente valida. Un cane adulto, infatti, può rimanere da solo in casa non più di 5 ore, mentre un cucciolo di cane non più di 2 ore al giorno.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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Giada Ciliberto

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