Vocine e nomignoli per parlare con il cane: perché lo facciamo?

Vocine e nomignoli per parlare con il cane: perché lo facciamo?

Avete presente le vocine che usiamo per parlare con il cane? Scopriamo perché le facciamo nonostante sembriamo a dir poco buffi agli occhi altrui.

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Vocine e nomignoli per parlare con il cane: perché lo facciamo? (Foto Adobe Stock)

Inutile negare: ogni persona che gode della compagnia di un amico a quattro zampe lo fa, nessuno escluso. A cosa ci riferiamo? Alla tendenza a parlare con i nostri cani facendo strane vocine stridule. Qual è il motivo per cui utilizziamo questi toni acuti per parlare con Fido? Scopriamolo insieme.

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Parlare al cane con le vocine: perché lo facciamo?

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La reazione dei cuccioli a nomignoli E vocine è di grande entusiasmo e coinvolgimento (Foto AdobeStock)

Uno studio dell’Università di Lione ha cercato di spiegare il motivo per cui le persone tendono a parlare al cane facendo vocine stridule ed usando nomignoli e vezzeggiativi. Ai partecipanti è stato chiesto di registrare frasi affettuose rivolte ad animali di diverse età.

In generale, per parlare con Fido si è propensi ad usare un tono più acuto. Questa tendenza, tuttavia, aumenta con i cagnolini appena nati. Qual è stata la reazione dei cani all’ascolto delle registrazioni?

Mentre la totalità dei cuccioli ha mostrato entusiasmo e coinvolgimento, gli esemplari adulti e anziani sono rimasti pressoché indifferenti. Secondo gli scienziati, i toni striduli hanno la capacità di attirare l’attenzione degli animali più giovani.

Esattamente come avviane con i bambini, parlare agli animali facendo vocine acute e usando i nomignoli potrebbe aiutarli ad apprendere con maggiore facilità alcune parole del linguaggio umano.

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