Anche se di piccole dimensioni, le tartarughe possono aspirare a un posto di prestigio nella loro vita sociale. Basta essere aggressive.
Non è molto noto, ma anche le tartarughe hanno delle vere e proprie gerarchie sociali. Ed è grazie a questa loro vita sociale che questi animali possono competere tra loro per aggiudicarsi il territorio, il cibo ed i potenziali partner.
Le tartarughe e la loro vita sociale
Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca ha recentemente dimostrato quanto è complessa e forte la vita sociale delle tartarughe.
Studiando il comportamento della tartaruga palustre europea, i ricercatori hanno analizzato gli animali in condizioni controllate, per reintrodurle in natura dopo la loro estinzione locale.
Sono stati osservati vari comportamenti sociali tra gli animali più giovani. Quando veniva loro fornito il cibo, tentavano di mordere gli altri esemplari e di montarli.
Oltre ai morsi alla coda e alla testa, hanno notato che la monta, soprattutto, era in realtà un comportamento aggressivo, perché gli animali non erano ancora sessualmente maturi.
Si è quindi dimostrato che dai due mesi di età circa, le tartarughe giovani iniziano già a stabilire una vera e propria gerarchia nel gruppo.
Proprio come avviene in molti altri animali (mammiferi ed uccelli, solitamente), esistono quindi nei gruppi di tartarughe degli animali dominanti ed altri sottomessi.
Queste gerarchie sono durature e restano stabili, anche se una tartaruga sottomessa riesce a prevaricare fisicamente su una dominante.
E, a differenza di come accade in molti altri animali, non è la dimensione del corpo che determina la posizione sociale delle tartarughe nella loro classe sociale.
Una tartaruga più piccola, infatti, può dominare su una più grande se ha un carattere più aggressivo dell’altra.
Il comportamento in natura
Conoscere il comportamento delle tartarughe selvatiche può essere utile per capire meglio quali bisogni dobbiamo soddisfare delle loro “cugine” domestiche.
I comportamenti sociali e comunicativi di questi animali sono molto complessi, e anche se sono solitamente solitari, interagiscono molto con gli altri esemplari in vari modi.
Le tartarughe comunicano tra di loro con vari sensi: vista, olfatto, udito, tatto. Sono sensi molto sviluppati, infatti questi animali:
- Distinguono i colori;
- Hanno un olfatto incredibilmente potente;
- Sono molto sensibili al tatto;
- Emettono e sentono dei versi e vocalizzi.
Gli adulti, in particolare, sono molto socievoli in natura. Interagiscono spesso durante il corteggiamento (maschio / femmina) o le lotte (maschio / maschio).
E le varie tartarughe hanno tante personalità diverse, da molto timide, a curiose, anche fino ad essere aggressive. Con tutti questi aspetti strutturano la loro gerarchia sociale.
Essendo inoltre animali molto longevi (abbiamo già detto quanto a lungo vivono le tartarughe), questi rapporti sono importanti e vengono ricordati a lungo.
Il corteggiamento e il combattimento
Quando le tartarughe di sesso maschile corteggiano le potenziali partner, iniziano ad osservarle a lungo (allungando il collo) e ad oscillare la testa.
Questo comportamento è un modo per tentare di convincere la femmina, persuadendola o costringendola, a sottomettersi alle sue proposte amorose.
Inoltre potrebbe iniziare a girare attorno alla femmina, magari mordendo il guscio ogni tanto, o dandole dei colpi, fino ad immobilizzarla e a montarla.
Durante il combattimento tra maschi, invece, ci sono altrettanti segnali comportamentali particolari: morsi, oscillamento della testa, colpi al guscio.
Molto spesso i combattimenti tra le tartarughe sono usati per stabilire il dominio nella gerarchia sociale, o per difendere il proprio territorio e quindi avere l’accesso alle femmine.
Alcune specie usano il combattimento in modo così specifico da aver sviluppato alcune parti del loro corpo proprio per questo uso.
La tartaruga angolata dell’Africa meridionale, le tartarughe Gopherus che vivono in Nord America, la tartaruga a vomere del Madagascar, sono alcuni esempi.
Queste specie hanno degli scudi davanti alla gola allungati e curvi per difendersi, o una sorta di corno nella stessa posizione, usato per ribaltare l’avversario.
Potrebbe interessarti anche: Tartarughe per bambini: tutti i rischi e le regole da seguire
Come comunicano le tartarughe
Le tartarughe interagiscono tra di loro in vari modi, abbiamo detto, con vari segnali che si possono notare facilmente come l’oscillare della testa e toccarsi l’un l’altro il naso.
Ma altri segnali sono molto più sottili, e non sono facili da riconoscere. Alcuni esempi sono la postura del loro corpo, o il modo di respirare.
Il dondolio della testa viene usato più spesso dalle tartarughe adulte, rispetto a quelle giovani, di solito nel corteggiamento o nel combattimento, come abbiamo detto.
Ma oscillare la testa in modo più fluido e delicato, è un altro modo per comunicare, solitamente tra tartarughe che hanno un rapporto meno “formale” tra di loro.
Il toccarsi il naso, invece, è un modo per indicare curiosità, e viene usato come approccio iniziale durante i primi incontri. Un po’ come una stretta di mano.
Quando si toccano il naso, le tartarughe comunicano sfruttando il loro potente olfatto, e anche con il tatto. Conoscono così il reciproco sesso, carattere e specie.
Ma anche la posizione del corpo, degli arti, della testa, sono un modo per dare un segno di curiosità, dominio, aggressività, tranquillità, e tutta una serie di altri indicatori.
Il respiro è un altro metodo di comunicazione delle tartarughe. Un espirare rapido è un segno di paura, usato mentre la tartaruga rientra nel guscio (solitamente crea un sibilo).
Una tartaruga che è tranquilla, invece, avrà un respiro breve e rapido, con dei movimenti lievi della testa che accompagnano il ritmo.
Potrebbe interessarti anche: Coccolare la tartaruga: quel che la tua piccola vuole per stare bene
F. B.