Come vede il cane? Meglio di un essere umano, o peggio? Quali colori vede? E può avere malattie come miopia e ipermetropia?
Una domanda che spesso ci si fa riguarda il modo di vedere dei nostri amici a quattro zampe. Ci sono molte idee sbagliate a riguardo, come sul modo di percepire i colori da parte del cane, se vede meglio o peggio di noi umani, e quali problemi di vista può avere. Scopriamo meglio il suo apparato visivo.
Come vede davvero il cane la realtà?
Innanzitutto, come funziona la percezione visiva del cane? Come si passa dall’immagine che vede il cane all’informazione nel cervello del cane?
L’occhio rimpicciolisce, come una lente, l’immagine vista. Una volta rimpicciolita, l’immagine viene passata sul fondo oculare che la retina può trasmettere poi alla corteccia del cervello (nel lobo occipitale, per la precisione).
Qui si crea la prima rappresentazione mentale, molto grezza ancora, dell’immagine visiva. A questo livello arrivano solo delle informazioni base (luminosità e colore) dell’immagine vista.
Vengono poi passate a un successivo stadio della corteccia, in cui il cervello individua forme e colori, stacca il primo piano dallo sfondo, ma ancora non riesce a interpretare l’immagine ed il suo contenuto, il riconoscimento.
Per questo, le informazioni vengono trasmesse ulteriormente, per confrontare l’immagine con le immagini in memoria.
Ad un livello ancora più elevato, vengono riconosciute le immagini. Il cane può pensare: non solo quella è la persona, quello è il mio padrone; non solo quello è un giocattolo, è il mio gioco preferito, eccetera.
Qui, a questo livello, c’è una gerarchia della complessità delle informazioni visive.
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