Una corda piena di sangue e una ferita profonda al collo. E’ l’immagine di un povero boxer circolata in rete che ha fatto mobilitare i social spagnoli. La fotografia è stata poi segnalata alla Guardia Civil di León in Spagna, che ha avviato subito un’indagine mirata a risalire al proprietario dell’animale.
A distanza di qualche giorno, gli addetti del Servizio di Protezione dell’Ambiente (Seprona) e della Guardia Civile di Villablino ha fatto irruzione a casa di una giovane donna di 22 anni, trovando il povero cane.
L’esemplare era ferito e nessuno si era preso cura di lui. E’ emerso che la padrona lo aveva legato senza il collare direttamente con la corda. Il collo dell’animale aveva una profonda ferita provocata dallo sfregamento. La corda era entrata nella carne dell’animale e la ferita si stava infettando.
Il cane è stato subito posto sotto sequestro e trasferito presso un ambulatorio veterinario per i trattamenti e le cure necessarie.
Durante il sopralluogo presso l’abitazione della giovane ragazza, gli agenti hanno trovato altri animali alcuni non denunciati. Sono state infatti trovate anche delle irregolarità da un punto di vista amministrativo per diversi cani mastini. Molto probabilmente, la giovane svolgeva un’attività illegale di allevamento.
La donna è stata denunciata per maltrattamento e crudeltà nei riguardi degli animali e rischia una pena fino a tre mesi di carcere ma anche il divieto fino a tre anni di allevamento e di commercio animali.
Sicuramente, se non fosse stato per il testimone che ha avuto il coraggio di diramare l’immagine, il dolce boxer vittima di crudeltà non sarebbe sopravvissuto. L’orrore e la sofferenza inflitta non trova di certo giustificazioni. La solidarietà in rete ha contribuito a salvare la vita all’animale. Per fortuna, le autorità sono intervenute prontamente e in pochissimi giorni sono riuscite a risalire alla proprietaria.
Dura la condanna da parte degli internauti spagnoli i quali hanno aspramente condannato senza mezzi termini questa violenza. Pensando a quanto povere creature sono vittime di questo tipo di atrocità, resta una profonda amarezza. L’importante è in ogni caso non restare indifferenti e segnalare alle autorità competenti i soprusi e maltrattamenti sugli animali. A volte basta un semplice gesto, come una condivisione per contribuire a far cambiare le cose.
C.D.
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