Una scoperta scientifica rivela come le formiche abbiano un senso dell’orientamento particolarmente sviluppato: alla stregua dei marinai, utilizzano la luna e le stelle per ritrovare la strada per casa.
Le loro dimensioni infinitesimali rispetto all’universo, alla luna e alle stelle non hanno alcuna importanza. Capaci di leggere il cielo e le costellazioni, utilizzano la luna come una bussola per orientarsi e ritrovare la strada di casa. A possedere questa incredibile abilità sono le formiche appartenenti a una specie endemica dell’Australia. Recenti ricerche degli scienziati si sono basate proprio sul senso di orientamento di questa specie di formica.
Un nuovo studio appena pubblicato su eLife ha diffuso i risultati delle ricerche condotte su una specie di formica australiana. Il team della Macquarie University, in Australia, è riuscito a fare luce su una questione dibattuta riguardante l’orientamento delle formiche Myrmecia mida.
La Myrmecia mida, appartenente al genere Myrmecia e all’ordine degli Imenotteri, è originaria dell’Australia ed è stata classificata per la prima volta da.John S. Clark nel 1951. Il suo areale di diffusione sono le coste di diversi stati orientali dell’Australia. La Myrmecia midas è una formica australiana che vive in colonie numerose. Queste ogni notte si svuotano: dai nidi esce una processione di formiche pronte per la caccia. Questi insetti si addentrano tra gli alberi in cerca di piccoli artropodi, di resina e di altri materiali utili al mantenimento del nido. Dopo aver cacciato, le formiche tornano al nido.
A differenza di quasi tutti gli altri membri della famiglia Formicidae che raggruppa tutte le specie di formiche, le Myrmecia midas non usano segnali chimici per segnare la strada e indicarla alle compagne.
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Tramite una serie di esperimenti usando filtri polarizzanti, i ricercatori della Macquarie University, in Australia, sono riusciti a comprendere su cosa si basa l’orientamento di queste formiche. Le Myrmecia midas utilizzano, come metodo alternativo ai segnali chimici, la luce della Luna come bussola per orientarsi e tornare al formicaio dopo una notte di caccia.
Le ricerche sono partite dalla considerazione che questa formica è tra le pochissime a non sfruttare segnali chimici per ritrovare la strada di casa. Gli orari notturni della caccia, poi, rendevano ancora più complessa la comprensione delle modalità di orientamento degli insetti. Come rivelato dagli scienziati, le formiche vedono la luce della Luna in maniera diversa dagli esseri umani. Questi animali sono infatti in grado di vedere la luce polarizzata, che ha lunghezze d’onda gli occhi umani non percepiscono e che è visibile anche quando la Luna è coperta dalle nuvole, ed è quindi una guida costante nel cielo per questi artropodi.
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I ricercatori sono riusciti a dimostrare che alla Myrmecia midas è sufficiente pochissima luce per riuscire a orientarsi, potendosi muovere anche durante il novilunio. Questo metodo di orientamento si è dimostrato molto efficace dato che, nel corso delle loro osservazioni, gli scienziati hanno individuato solo un singolo esemplare che non è riuscito a tornare a casa. (Di Elisabetta Guglielmi)
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