La lista delle fasi per effettuare il passaggio di proprietà del gatto: tempistiche di consegna dei moduli e passaggi da non dimenticare.
Pur non essendoci un regolamento univoco per quel che riguarda il passaggio di proprietà di un gatto, gli esperti hanno stilato una lista di quali sono i passaggi da intraprendere nel caso in cui sia necessario affidare il proprio animale domestico a un’altra famiglia o ad altri destinatari considerati idonei. Anche quando siamo noi a dover accogliere un gatto in casa è opportuno conoscere il funzionamento di questa burocratica procedura.
Diversamente da quanto accade per il passaggio di proprietà di un cane, il passaggio di proprietà di un gatto può risultare un compito meno impegnativo. Le prime informazioni utili, oltre all’aiuto che può essere in grado di fornire il nostro veterinario di fiducia, possono essere reperite tramite i funzionari del Comune di residenza dell’interessato nella procedura oppure presso l’Azienda Sanitaria Locale (ASL).
Una delle prime accortezze riguarda il pedigree. Se il gatto in questione è un gatto di razza o già registrato all’ANFI (Associazione Nazionale Felina) oppure al “Registro di Proprietari dei Gatti di Razza” è importante riuscire a reperire questo documento. Tendenzialmente chi ha un gatto di razza dovrebbe aver già effettuato la registrazione.
Per entrare in possesso dei documenti necessari ad effettuare passaggio di proprietà del gatto è indispensabile reperire il modulo apposito. La richiesta per ottenere il modulo può essere effettuata sia dalla persona che ha intenzione di cedere il gatto sia che dalla persona che sceglie di riceverlo.
Il documentò compilato dal donatore dovrà essere siglato dal ricevente del felino sul momento una volta che il passaggio di proprietà sarà completato. Questo documento verrà inoltrato presso l’indirizzo dell’abitazione che ospiterà il gatto, dall’Ufficio Centrale, assieme alla conferma dell’iscrizione all’ANFI secondo le nuove coordinate. Per effettuare il passaggio e ricevere il documento, entro una soglia minima di 6 mesi, bisogna pagare una tariffa pari a 26 euro (o 60 euro nel caso in cui si volesse ricevere il documento con anticipo).
Se è il ricevente, ossia colui che ha intenzione ad adottare il gatto, a inoltrare la richiesta – nonostante alcune operazioni restino invariate – quest’ultimo dovrà prima consultarsi con l’Associazione Nazionale Felina e pagare, stavolta, infine soltanto 20 euro per la commissione.
Dopo aver riflettuto accuratamente se è il momento giusto per adottare un gatto è importante confrontarsi con le tempistiche necessarie per effettuare il passaggio di proprietà del felino. Anche sulle scadenze per ricerca le principali informazioni è necessario confrontarsi con l’ASL locale di riferimento oppure con il proprio Comune di residenza.
Infine un ultimo accorgimento riguarda il microchip dell’animale. Se il gatto ha il microchip bisogna comunicare il trasferimento del micio, con quindici giorni di anticipo dalla data in cui è previsto passaggio di proprietà, al proprio Comune di residenza.
Quando una tartaruga è domestica e vive in casa, va in letargo oppure no? Se…
Croccantini per gatti, quali sono le marche migliori e quanto costa una confezione: ecco tutte…
Il mio gatto ha piccole macchie nere sulla pelle: perché compaiono? Cosa devo fare? Cosa…